Stando alle ultime indiscrezioni, il Governo Conte starebbe vagliando la possibilità di introdurre una sorta di Reddito di Quarantena in favore di moltissime categorie di lavoratori, compresi i lavoratori in nero.
“Nessuno sarà lasciato indietro”: questo il cavallo di battaglia del Presidente Conte nel vivo dell’emergenza da Covid-19 che mette in ginocchio l’intero settore economico e sanitario del nostro Paese. Lo ha ricordato nei giorni scorsi, lo ha ricordato sabato, annunciando il provvedimento di anticipo dei 4,3 miliardi di euro ai Comuni già previsti a maggio come risorse del fondo solidarietà dei Comuni. Poiché “lo Stato c’è, siamo consapevoli che tante persone soffrono”, ha continuato Conte nella conferenza stampa del 28 marzo, “con ordinanza delle Protezione Civile aggiungiamo a questo fondo 400 milioni, un ulteriore anticipo che destiniamo ai Comuni con il vincolo di destinarlo alle persone che non hanno i soldi per fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari“.
I quasi 5 miliardi di euro rappresentano una boccata di ossigeno per tutto il Paese, soprattutto per gli Enti locali che, in questo periodo di emergenza, si trovano a fronteggiare una moltitudine di domande assistenziali. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore , in questo periodo di quarantena le persone che potrebbero trovarsi al di sotto della soglia di povertà potrebbero aumentare di circa 260 mila unità. Non ci sono solo lavoratori autonomi, false partite IVA, precari, lavoratori in nero, ci sono milioni di persone che in questo periodo di blocco totale dei rapporti di lavoro non hanno la possibilità di poter contare su un reddito e fronteggiare le spese alimentari, gli affitti e le tasse di ogni genere che gravano sulle teste delle famiglie italiane. Ne ha parlato il sottosegretario Laura Castelli, a seguire il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano: c’è l’esigenza di raggiungere le fasce deboli, prevedendo il prima possibile un sussidio.
Queste, al riguardo, le parole del ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano: “Se la crisi si prolunga dobbiamo prendere misure universalistiche per raggiungere anche le fasce sociali più vulnerabili: le famiglie numerose, oltre a chi lavorava in nero”; gli inviti al Presidente Conte di provvedere a un Reddito di Quarantena giungono dagli alleati ma anche dalle opposizioni: Conte è pungolato anche dai sindaci delle città metropolitane come Virginia Raggi e Luigi de Magistris. Dopo aver firmato nella giornata di sabato il nuovo Dcpm che stanzia circa 5 miliardi di euro, secondo alcune indiscrezioni comunque da confermare, ad oggi il Governo starebbe esaminando la possibilità di introdurre un Reddito di Quarantena o REM, il cui acronimo corrisponde a “Reddito di Emergenza”, un sussidio previsto per quelle categorie totalmente prive di reddito.
Il Reddito di Quarantena dovrebbe aggirarsi attorno ai 600 euro o poco più, e sarà un sussidio mensile a tutte le famiglie fino a quando non si raggiungerà una situazione di normalità, con l’obiettivo di permettere a tutti i lavoratori di non erodere i propri risparmi, “congelando” l’economia in attesa di ripartire. Questa una delle proposte giunte con insistenza al Governo, di cui si è fatto portavoce tra gli altri l’economista della Bocconi Gianmario Cinelli. Essendo quest’ultimo un modello di reddito universale risulterà particolarmente oneroso per le casse dello Stato: i calcoli parlano di una spesa di circa 19,2 miliardi al mese, che obbligherà a un sacrificio da parte di tutti quanti in nome della solidarietà. Risulterebbe davvero una manovra equa?
Al momento sappiamo che il Governo sta vagliando la possibilità di erogare un sussidio mensile a cittadini e nuclei familiari privi di reddito, ma nell’attesa la tensione sociale aumenta, e lo fa in particolar modo nel Sud del Paese, dove oltre a rivendicare la necessità di un Reddito di Quarantena c’è l’esigenza di sospendere le obbligazioni, soprattutto mutui e affitti oltremodo onerosi in questo periodo. L’Italia si trova a fronteggiare una emergenza sanitaria eccezionale, ed è certamente quella la priorità del nostro Governo, ma c’è un’altra priorità che merita la stessa attenzione: evitare lo sprofondamento nella povertà di tante altre famiglie italiane.
Bruna Di Dio
Complimenti davvero per questo articolo!! Qualcuno che che scrive per la fascia debole. Ci sono molte famiglie disperete, che non sanno come fare per fronteggiare questa emergenza!! Complimenti dal profondo del cuore.
I suoi articoli come un Load balancing.
Complimenti!
Singolare. Grazie Marco.