Una nuova scossa di terremoto è stata registrata questa mattina, domenica 30 ottobre, alle ore 7:40 e ha interessato soprattutto il Centro Italia.
Secondo le prime rilevazioni dell’INGV si tratterebbe di un terremoto di magnitudo 6.5, di 10 km di profondità, localizzato nella zona tra Marche e Umbria, con epicentro tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, a 7 km da Castelsantangelo Sul Nera, 5 km da Norcia e 17 km da Arquata del Tronto.
Al primo e più forte sisma sono seguite sei scosse: quattro di magnitudo superiore a 4 – 4.6 alle 7:44, 4.1 alle 8:00 –, 3.9 e 3.5 per le restanti due.
Le informazioni, informa l’Istituto, sono ancora suscettibili di modifiche.
Gli aggiornamenti informano che il sisma di questa mattina è stato avvertito, oltre che nelle regioni del Centro, in varie zone dal Trentino sino alla Puglia.
La scossa delle 7:30, secondo le testimonianze dei cittadini, è stata caratterizzata dalla durata: le persone sono uscite in strada e si registrano i primi danni alle costruzioni – crollate la basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria argentea, a Norcia. In tutte le “zone rosse”, sino ad ora, sono presenti crolli e danni alle strutture.
Attualmente sono in corso le verifiche per sincerarsi delle condizioni di salute di tutti i cittadini delle zone più colpite. Le informazioni disponibili riportano casi di persone ferite.
Nicola Zingaretti, sulla pagina Facebook, informa che ci sono stati crolli anche ad Amatrice e ad Accumoli. Ad Amatrice, in particolare, sono crollate la Torre civica e la chiesa di Sant’Agostino.
A Roma sono state momentaneamente sospese le linee A, B e B1 della metropolitana per “verifiche tecniche“, al fine di garantire la sicurezza dei viaggiatori. La metro C, per motivi analoghi, registrerà dei ritardi.
Il sismologo dell’INGV Alberto Michelini ha affermato:
«Il terremoto di oggi è avvenuto sullo stesso sistema di faglie e fa parte della sequenza cominciata in agosto e che adesso sta procedendo».
«Il terremoto si è spostato da Amatrice verso nord, nell’area di Visso e Ussita, e da questi luoghi oggi nuovamente verso sud nell’area di Norcia, dove il terremoto di Amatrice di agosto si era arrestato. […] Purtroppo non siamo in grado di prevedere quando e come tale sequenza sismica andrà a scemare, né possiamo in linea teorica escludere altri terremoti forti come e più di quelli avvenuti fino ad oggi in aree adiacenti a quelle colpite in questi mesi».