Mini discariche a cielo aperto: torna l’emergenza rifiuti. Succede a Mercato San Severino, nei pressi di via Lavinaio a Capo Casali, al Parco San Martino e al parcheggio delle automobili di Piazza Camboli a Carifi.

Luciano Caruso, segretario di Italia dei Valori, in diverse occasioni ha fatto presente il problema delle discariche illegali agli organi competenti: già nel 2014 fece scattare la denuncia che interessava le mini discariche di via Lavinaio, Capo Casali,  Lombardi e della strada provinciale che collega S. Vincenzo a Bracigliano. La richiesta attuale è quella di istallare un circuito di videosorveglianza per poter monitorare il passaggio di personaggi o vetture sospette. Dalla vicenda ne consegue un innalzamento delle sanzioni per chi compie atti come lo scarico abusivo, il quale, oltre ad essere fonte di odori nauseabondi che disgustano i cittadini, è anche causa di problemi ambientali. Dal conseguirsi di tali eventi la situazione globale si presenta abbastanza preoccupante in quanto queste frazioni vengono abbandonate a loro stesse e nonostante negli anni passati le multe abbiano stimato un totale di 8.500, 00 euro, il problema delle discariche a cielo aperto non sembra volersi interrompere.

Si tratta di un’ emergenza igienico-sanitaria  che potrebbe portare gravi conseguenze alla salute pubblica, in particolare a causa della proliferazione di infestanti (ratti, mosche, scarafaggi), l’emanazione di gas e vapori nocivi nell’aria o la percolazione di inquinanti nel terreno, (come i metalli pesanti che causano gravi problemi all’apparato cardiocircolatorio, respiratorio e quello nervoso ed i bambini sono i soggetti maggiormente a rischio. Il piombo, per esempio, può rallentare il processo di apprendimento celebrale e causare danni alla vista).

Tale emergenza dovrebbe scuotere le coscienze. Interesse di L. Caruso è proprio quello di far prendere provvedimenti drastici che blocchino ogni forma di vandalismo ed incoscienza in questo ambito prima che i problemi diventino effettivamente cronici, e per il terreno e per la salute dei cittadini.

Teresa Manzo

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