La stazione metereologica Kurt e lo sbarco nazista in Canada nel 1943
Fonte immagine: Wikimedia Commons.

Questo aneddoto è l’unica prova che attesti, in maniera documentata, lo sbarco nazista in America settentrionale nel 1943 col fine di installare una stazione metereologica, chiaramente clandestina. La stazione Kurt fu eretta ad ottobre del 1943 da parte della Kriegsmarine nel Dominion di Terranova, in territorio canadese, all’epoca sotto il dominio britannico. Questa resta, ad oggi, l’unica operazione militare tedesca documentata durante la Seconda Guerra Mondiale in territorio nordamericano.

Schema della stazione meteorologica. Fonte: Wikimedia Commons.

Nell’emisfero nord il sistema meteorologico, prevalentemente temperato, muove da ovest verso est. Questa condizione dava un vantaggio agli Alleati piuttosto importante. All’epoca gli Alleati avevano una rete di stazioni meteorologiche sparse in tutto l’emisfero settentrionale, tra cui alcune anche in Islanda e in Groenlandia, che permettevano loro di poter fare previsioni meteo molto più accurate rispetto a quelle dei loro rivali nazisti.

I meteorologi tedeschi utilizzavano i rapporti inviati non solo dai sottomarini tedeschi, quali il Lauenburg, che operavano nell’Atlantico del Nord, ma anche da stazioni meteo abusive in parti remote dell’Artico. Nelle prime fasi della Guerra, molte di queste stazioni furono spesso rintracciate da parte degli Alleati grazie alla triangolazione radio.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi svilupparono una stazione meteorologica automatica chiamata Wetter-Funkgerät Land (WFL) per raccogliere dati meteorologici. Questa stazione fu progettata dai dottori Ernst Ploetze e Edwin Stoebe e la Siemens ne produsse ventisei unità.

Il WFL era composto da dieci contenitori cilindrici, ciascuno di circa 1 metro di altezza e 47 cm di diametro, con un peso di circa 100 chilogrammi. Uno di questi contenitori conteneva gli strumenti di misura ed era collegato a un’antenna alta 10 metri. Un altro palo più corto portava un anemometro e una banderuola per misurare la velocità e la direzione del vento. Gli altri contenitori erano utilizzati per le batterie al nichel-cadmio che alimentavano il sistema.

La stazione metereologica Kurt in Canada
Foto della stazione Kurt, 1981. Fonte: Wikimedia Commons.

La stazione trasmetteva i dati meteorologici ogni tre ore per due minuti su una frequenza di 3940 kHz e poteva funzionare fino a sei mesi, a seconda del numero di batterie utilizzate. Quattordici di queste stazioni furono installate in regioni artiche e subartiche come la Groenlandia e le isole Spitsbergen, mentre cinque furono posizionate intorno al Mare di Barents. Due stazioni erano destinate al Nord America, ma solo una fu effettivamente installata nel 1943 dal sottomarino tedesco U-537. L’altra stazione non fu mai installata perché il sottomarino che la trasportava, l’U-867, fu affondato nel settembre 1943.

Il sottomarino tedesco U-537. Fonte: Wikimedia Commons.

Il 18 settembre 1943 il sottomarino tedesco, comandato dal Kapitänleutnant Peter Schrewe, partì da Kiel, in Germania, per la sua prima missione di pattugliamento. A bordo c’erano il WFL-26, chiamato in codice “Kurt”, un meteorologo di nome dottor Kurt Sommermeyer e il suo assistente, Walter Hildebrant. Durante il viaggio, l’U-537 fu colto da una tempesta che causò gravi danni, tra cui falle nello scafo e la perdita del cannone antiaereo quadruplo. Questi danni resero il sottomarino incapace di immergersi e vulnerabile agli attacchi aerei degli Alleati.

Il 22 ottobre l’U-537 arrivò a Martin Bay, nel nord del Labrador, vicino a Capo Chidley. Il comandante Schrewe scelse questa posizione remota per ridurre il rischio che la stazione venisse scoperta dagli Inuit. Dopo aver ancorato, un gruppo di esploratori trovò rapidamente un sito adatto. Poco dopo, il dottor Sommermeyer, il suo assistente e dieci marinai sbarcarono per installare la stazione meteorologica.

La baia di Martin. Fonte. Wikimedia Commons.

Vedette armate furono posizionate sulle alture vicine per protezione, mentre altri membri dell’equipaggio riparavano i danni causati dalla tempesta al sottomarino. Vari contenitori della stazione furono etichettati come proprietà del “Canadian Meteor Service”, nome volutamente fittizio poiché doveva simulare il “Canadian Weather Service” ed evitare sospetti in caso di scoperta. L’equipaggio lavorò tutta la notte sia per installare la stazione meteorologica sia per riparare l’U-537. Dopo 28 ore di lavoro, confermarono che la stazione funzionava e ripartirono. Tuttavia, la stazione operò solo per pochi giorni prima che i segnali si degradassero, e si guastò definitivamente dopo poche settimane.

L’U-537 proseguì con un pattugliamento nella zona dei Grand Banks di Terranova, durante il quale sopravvisse a tre attacchi aerei canadesi. Il sottomarino raggiunse il porto di Lorient, in Francia, l’8 dicembre, dopo 70 giorni di navigazione. Ma fu affondato con tutto l’equipaggio undici mesi dopo, l’11 novembre 1944, dal sommergibile USS Flounder vicino alle Indie Orientali Olandesi.

La stazione meteorologica Kurt fu dimenticata fino al 1977, quando Peter Johnson, un geomorfologo, la scoprì per caso mentre lavorava a un altro progetto. Pensando che fosse un’installazione militare canadese, la chiamò “Martin Bay 7”. Nel frattempo, Franz Selinger, un ingegnere in pensione della Siemens che stava scrivendo una biografia dell’azienda, trovò alcuni documenti di Sommermeyer che menzionavano la presenza di una stazione in Canada. Selinger contattò W.A.B. Douglas, uno storico del Dipartimento canadese della Difesa nazionale, per notificarlo di quanto aveva scoperto. Nel 1981, Douglas visitò il sito con una squadra e trovò la stazione ancora lì, anche se i contenitori erano stati aperti e i componenti sparsi. La stazione meteorologica “Kurt” fu poi rimossa ed è parte oggi della collezione del Canadian War Museum di Ottawa.

La scoperta casuale della stazione meteorologica Kurt nel 1977 ha rivelato un pezzo dimenticato della storia della Seconda Guerra Mondiale. Ora parte della collezione del Canadian War Museum, “Kurt” testimonia come ci sia ancora tanto da scoprire su questo conflitto che pensiamo di conoscere bene a fondo, offrendo uno sguardo nuovo su quella che fu, di fatto, un’operazione segreta nazista in Nord America.

Gianluca De Santis

Gianluca De Santis
Laureato in Mediazione Linguistica e Culturale a L'Orientale di Napoli, in Relazioni Internazionali all'Università Statale di San Pietroburgo e in Commercio Internazionale presso Mbway Bordeaux in Francia, da sempre mi sono interessato alla sfera internazionale. Il contesto geopolitico, estero e diplomatico, sono le cose che da sempre mi hanno fatto brillare gli occhi. Ed è proprio di questo, e magari non solo, che parlerò con voi.

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