Dopo 14 edizioni, purtroppo, la festa del mare a Salerno non andrà in scena. La decisione, presa da Antonio Sorrentino, presidente della società cooperativa Pastena 94, è scaturita dalle scarsissime condizioni di igiene del porticciolo di Pastena, nel quale sono state ritrovate blatte e topi oltre che boe funi e corpi morti di cemento: il tutto, è finito in procura.
La presenza di animali, che non favorirebbero adeguate condizioni igienico sanitarie, è testimoniata da alcuni video amatoriali che girano sul web. “La zona è infestata di ratti, zecche, pulci e blatte, per cui non è possibile assicurare l’igienicità dei prodotti alimentari da somministrare – si legge nell’esposto inviato da parte della cooperativa in Procura da parte della cooperativa, al Comune, alla Capitaneria ed al Demanio – L’area è priva di contenitori per la raccolta dei rifiuti, pertanto vengono abbandonati e non prelevati dagli addetti”. Per questo motivo nessuno ha voluto accollarsi la responsabilità di poter far entrare in contatto donne e bambini con animali portatori di malattie. “La sporcizia ed il degrado, complice anche la mancata sorveglianza, hanno ridotto il porticciolo ad una discarica a cielo aperto – ha spiegato Gerardo Bracciante, vice presidente della cooperativa – Dalla scogliera c’è un via vai di topi di grosse dimensioni, per non parlare degli scarafaggi che di sera scorrazzano indisturbati. È impossibile perfino fare una passeggiata, figurarsi esporre in vetrina alimenti e bevande’’.
La cooperativa ha sostenuto a proprie spese la derattizzazione e la disinfestazione dell’area, ma a quanto pare non è servito ad allontanare gli sgraditi ospiti a causa dei quali la festa, momento aggregativo per i cittadini salernitani da ben 14 anni, coincidente con la processione della madonna che viene dal mare, dovrà essere annullata.
“Siamo rammaricati– ha continuato Bracciante- ma in queste condizioni sarebbero stati maggiori i rischi rispetto ai benefici”. Nell’esposto inviato in procura è stato espresso anche il desiderio di collegare il circuito a infrarossi con le centrali operative delle forze di polizia, dal momento che la videosorveglianza è presente, ma nessuno interviene alla presenza di oggetti non autorizzati nell’area circostante la concessione.
fonti: lacittadisalerno.geolocal.it
Vincenzo Marotta