Vincenzo De Luca è impresentabile. A dirlo questa volta è la Commissione Parlamentare Antimafia, presieduta da Rosy Bindi, che afferma: «Abbiamo fatto il nostro compito».

Insieme a De Luca, nella lista di impresentabili alle elezioni regionali, figurano altri 16 nomi, 4 in Puglia e 12 in Campania: sono i candidati Ambrosio, Passariello, Ladisa, Nappi, Errico, Lonardo, Plaitano, Scalzone, Viscardi, Elefante, Palmisano, Iacolare, Copertino, Oggiano, Grimaldi e Gambino.

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato che «nessuno sarà eletto», ma rimane il caos su una eventuale elezione o addirittura vittoria di Vincenzo De Luca, sul quale pende la sentenza della giustizia ordinaria per l‘applicazione della legge Severino, che potrebbe portare ad una sospensione per 18 mesi dello “Sceriffo di Salerno” ed addirittura ad un ritorno al voto. Per Renzi, infatti, non si è «Mai visto dibattito così autoreferenziale e lontano dalla realtà […] perché sono pronto a scommettere che come tutti sanno ma nessuno ha il coraggio di dire nessuno di loro – nessuno! – verrà eletto. Sono quasi tutti espressioni di piccole liste civiche», glissando però sul fatto che il più noto di quegli impresentabili è il candidato del Partito Democratico, e della coalizione che attorno ad esso si è formata, per la Presidenza della Regione Campania.

Silvio Berlusconi cerca di portare acqua al mulino di Stefano Caldoro (FI): «Non sono tra quelli che gridano allo scandalo per gli Impresentabili nelle liste; in ogni caso ce ne sono molti di più a sinistra che nel centrodestra. Io sono un garantista, serve una sentenza definitiva per definire colpevole una persona».

Luigi Di Maio (M5S) trova il tempo per polemizzare con il ministro Maria Elena Boschi: «Il ministro Boschi ha detto in maniera ignobile che De Luca è eleggibile, quindi non conosce la legge Severino». Il Movimento Cinque Stelle sostiene Valeria Ciarambino. Nel frattempo il ministro Angelino Alfano afferma a Il Mattino che «C’è una legge e quella legge sarà applicata. Non devo fare né mi spettano diagnosi anticipate».

In conclusione giunge l’appello rivolto ai diciottenni dal Presidente del Senato Pietro Grasso: «Alcuni di voi domenica saranno chiamati per la prima volta ad esprimere il proprio voto alle elezioni amministrative: fatelo, non lasciate che siano altri a decidere per voi».

Con la speranza di regalare al futuro delle Regioni migliori, e possibilmente meno impresentabili.

Simone Moricca

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