Risale all’8 aprile la prima messa in onda dell’ormai famoso servizio di Mattino 5 sulle due baby-ladre rom di 13 e 15 anni, che avevano dichiarato di guadagnare 1000 euro al giorno in scippi (se ne era occupato per Libero Pensiero Andrea Palumbo). Il servizio ebbe notevole risonanza, e sui social fece registrare un picco di condivisioni dopo la comparsa sul profilo di Matteo Salvini, che quell’8 aprile era presente negli studi di Mattino 5 e commentava: “Raderei al suolo i campi rom”, due pagine meravigliose della storia della tv italiana a pochi fotogrammi di distanza.
L’intervistatrice e autrice del servizio è Francesca Bastone, meno nota giornalista di Mattino 5, nata nel 1972 ma iscritta all’albo dell’ordine dei giornalisti del Lazio solo da un anno e mezzo. Il giornalismo però non sembra essere il suo unico interesse, dato che spulciando nel web potrete facilmente riconoscerla nei panni di Eleonora Cavendish, un personaggio secondario della soap opera Centovetrine. Ma la bella Francesca vanta anche comparsate in quel di Carabinieri 7, R.I.S. 5 – Delitti imperfetti, Intelligence – Servizi & segreti e Butta la luna, mentre prima del servizio sopracitato di lei poco o nulla si era detto in ambito giornalistico.
Anzi proprio nulla di nulla, al punto che la redazione di Servizio Pubblico, sospettando che la Bastone fosse stata ingaggiata per recitare una parte anche nel famoso servizio sulle ladre rom, ha rintracciato le due ragazze intervistate e le ha sottoposte a nuove domande, ottenendo come risultato un nuovo servizio televisivo, mandato in onda nell’ultima puntata, e le due che confessano: “Siamo uscite dalla scuola a San Paolo, ci ha visto la giornalista e ci ha dato 20 euro per dire queste cose: che noi rubiamo 1000 euro al giorno, che la vecchietta deve morire. Perché l’ho fatto? Ero fumata e lei mi ha dato 20 euro”.
Subito è scoppiata una nuova polemica, sgonfiatasi già in questi giorni a dire il vero, così come sono stati risollevati i soliti vecchi interrogativi intorno a cosa sia lecito o non lecito fare in campo giornalistico. Ciò che è certo è che il servizio è falso, o meglio, uno dei due servizi è falso, dato che si escludono a vicenda, o forse lo sono entrambi chi può saperlo, sicuramente non possono essere entrambi veri. Quindi questo vuol dire che centinaia di milioni di telespettatori di Mattino 5 o di Servizio Pubblico hanno assistito ad una costruzione della realtà artificiale per propagandare l’odio verso i rom e il supporto a Matteo Salvini, o nel secondo caso l’odio verso Matteo Salvini, e in generale verso un pò tutto il sistema-Italia.
Tra i due servizi il “vincitore” in fatto di visualizzazioni è senza dubbio il primo, quello di Mattino 5, vuoi per la cassa di risonanza salviniana, vuoi perché venuto fuori prima, vuoi perché come insegna ogni manuale di giornalismo più la notizia è “bad” più interessa. E gran parte degli italiani non è venuta nemmeno a conoscenza dell’esistenza del secondo servizio, smascherante il primo ma privo di quel carico di ansie senza il quale ormai non sappiamo più stare. L’ansia non piace, ma è di facile condivisione, gira alla grande.
Ci penseranno bene gli abitanti di San Paolo ad uscire di casa ora che sanno di essere costantemente in pericolo, che potrebbero essere derubati, che se fino ad adesso non è mai successo è solo perchè sono dei miracolati, che sono stati degli idioti a non chiudersi in casa prima. Che idioti, fino ad adesso non era successo niente e dunque pensavano di essere salvi, l’esperienza personale inganna.
Invito tutti coloro che sappiano utilizzare una telecamera a riprendere un vostro amico o vostra madre, farle confessare un qualche delitto che incuta abbastanza timore, oscurare il volto e distorcere la voce, inventarsi un titolo sensazionale e pubblicare il video sul vostro profilo facebook, così che possiate vedere quanto NON diventerete famosi.
Esatto, non lo diventerete, perchè nessuno vi prenderà sul serio. Francesca Bastone sì e voi no? Tranquilli, non sto avanzando dubbi sulle vostre qualità di reporter, sto solo dicendo che non avrete seguito. Il seguito non si può improvvisare, bisogna innanzitutto essere delle fonti credibili per averlo, e se dopo questi due servizi le redazioni di Mattino 5 e di Servizio Pubblico avranno perso un po’ di credibilità vorrà dire che i loro prossimi lavori desteranno meno interesse.
Tutto così semplice? La “mano invisibile della credibilità”, anzichè del “mercato”, salverà tutti noi dalle ansie da banco? Dalle soap opere giornalistiche? Dalla pornografia dei sentimenti? No, non accadrà.
Vuole il caso che il “giornalista” sia una specie professionale che nasce, cresce, e muore contornata da credibilità. È questo un miracolo della natura e delle nostre proiezioni simboliche: il giornalista è credibile sempre e comunque, fino a prova contraria. Deleghiamo i controlli sull’attendibilità di ciò che dice alla redazione di cui fa parte, alle multinazionali dell’informazione di cui fa parte la redazione e infine all’Ordine delle Nazioni Unite di cui fa parte la nazione, nella quale agisce la redazione, delega prontamente snobbata da chi di turno, che semplicemente non controlla, e senza causarci chissà quale delusione.
Fossimo veramente più indignati sulla mancanza di controllo non ci limiteremmo ora a cambiare canale, a sostituire questo o quel talk show di approfondimento politico con un altro, a mettere un post critico su facebook, o a spegnere la televisione (che già è tanto). Fossimo veramente indignati spalancheremmo le porte di casa, e cominceremmo a suonare ai campanelli dei nostri vicini, per dirgli che quello che hanno visto ieri in tv non era vero, che possono stare tranquilli, che questi str***i hanno cercato di manipolarci!
Troppo concitato? Può darsi, ma state tranquilli che non accadrà, forse abbiamo già tacitamente accettato che l’informazione sia sullo stesso piano della finzione.
Valerio Santori