«Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.»

(Mohandas Karamchand Gandhi)

Il gran giorno è vicinissimo: lunedì 30 novembre a Le Bourget, piccolo centro alle porte di Parigi, si aprirà la CoP21, ovvero la Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.  Abbiamo già discusso del significato storico di quest’incontro, a cui parteciperanno più di 90 capi di Stato o di Governo nel tentativo di raggiungere un accordo vincolante sulle riduzioni di Co2, e del rischio di un incontro blindatissimo a causa dell’allerta terrorismo: a sole due settimane dai tragici eventi del 13 novembre, la capitale francese si prepara a tornare al centro del mondo e anche l’attenzione mediatica dovrà essere massima. La Conferenza delle Parti è l’ultima spiaggia per raggiungere un accordo che mantenga l’aumento della temperatura entro i 2°C e a tale appuntamento storico si giunge nel clima di paura dovuto al rischio-attentati. Un buon accordo dipenderà anche da quanta pressione l’opinione pubblica riuscirà a imporre sulle trattative, nonostante tutto.

Marcia per il Clima 2014 a Parigi, Francia, per la CoP20
Marcia per il Clima 2014 a Parigi, Francia, per la CoP20

Proprio per questo domenica 29 novembre in tutto il mondo si marcerà per il clima: sono oltre 2300 gli eventi previsti in più di 150 paesi diversi, da New York a Beirut, da Tokyo a San Paolo, passando per Tanzania, Sud-Africa, Nuova Zelanda e gli stati insulari dell’Oceania, particolarmente minacciati dall’innalzamento dei mari.
Dalle migliaia di persone che si sono date appuntamento sotto la porta di Brandeburgo a Berlino alle manifestazioni di Auckland, dove si eseguirà una gigantesca Haka di massa (la danza tribale neozelandese), sarà una festa di milioni di persone che dovrà manifestare anche per la Francia. La marcia per il clima principale, quella di Parigi, è stata infatti annullata dalle autorità, che consigliano anche di evitare i mezzi pubblici e i raduni in quei giorni. I parigini non si sono persi d’animo e, se intanto chiedono di manifestare anche in loro nome, risponderanno comunque con una marcia simbolica: migliaia e migliaia di calzature saranno posizionate lungo il percorso lungo cui doveva svolgersi il corteo. Se non potranno esserci le persone, ci saranno le loro scarpe.

Anche in Italia la Coalizione Clima ha organizzato moltissimi eventi: la marcia principale sarà a Roma, con raduno alle 14 a piazza Campo de’ Fiori e arrivo previsto per le 17 ai Fori Imperiali (qui l’evento facebook). Successivamente la festa si concluderà con un grande concerto con pratagonisti, tra gli altri, Bandabardò, Piotta, Dolcenera, La Casa del vento, Giobbe Covatta, Meganoidi, kuTso. I modi di raggiungere la capitale non mancano, segnaliamo il pullman organizzato dal network Studenti per l’ambiente da Napoli e provincia o, per chi si sposta in treno, la possibilità di unirsi al corteo di ciclisti che raggiungerà Campo de’ Fiori addirittura in bici.

Marcia per il Clima 2014 a Sidney, Australia
Marcia per il Clima 2014 a Sidney, Australia

Gli eventi non mancheranno nemmeno a Napoli: una marcia per il clima partirà da Piazza Plebiscito alle 10:00, in un evento di musica e arte organizzato dall’ ass. “Le Tree Ghinee/Nemesiache” e con la partecipazione di padre Alex Zanotelli. Quasi in contemporanea, il coordinamento “Giù le mani dal bosco” organizza “Boscolosco” al Parco di Capodimonte dalle 10:30, un evento a metà tra una grande festa con musica e artisti di strada e un’assemblea pubblica sulla situazione del bene comune con la partecipazione del sindaco Luigi De Magistris, dell’ assessore all’ambiente Del Giudice e del neodirettore del Parco Sylvain Bellenger.

Non possiamo aggiungere altro, se non ribadire che siamo davanti a una sfida epocale che compromette la stessa vita umana sulla Terra e serve una risposta altrettanto epocale. Non possiamo continuare a ignorare quel che ci sta accadendo intorno o pensare che ci sia qualcun’altro che possa risolvere i problemi per noi: ecco perché è fondamentale essere parte attiva della CoP21 che si apre il 30 novembre a Parigi, partecipare agli eventi del 29 novembre, condividere, twittare, informarsi, agire. A Napoli come nel mondo, sono le azioni che contano.

Antonio Acernese

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.