È Maurizio Sarri ad aggiudicarsi la Panchina d’Oro dell’anno 2015/2016, riconoscimento riservato al miglior tecnico della Serie A e votato dagli altri allenatori. Sarri con ben 25 voti ha prevalso su Allegri, secondo con 22 voti e prossimo avversario e Di Francesco, terzo con 7 preferenze. Un riconoscimento speciale è andato, invece, a Claudio Ranieri, l’ex allenatore del Leicester, autore di una clamorosa vittoria in Premier League la scorsa stagione.
Sarri ha impressionato per il suo gioco incredibile, capace di far impallidire anche giocatori di squadre come il Real Madrid. Le triangolazioni di prima e un perfetto Tiki Taka hanno reso, nel corso del suo biennio azzurro, il Napoli una delle squadre più temibili della serie A. I tifosi più che l’allenatore hanno imparato ad apprezzare la semplicità e la schiettezza dell’uomo. Non sono mancati nel corso di queste due stagioni, a tal proposito, i complimenti da parte degli allenatori avversari, che alla vigilia di ogni match hanno sempre espresso attestati di stima nei confronti del tecnico. Attestati di stima e di rispetto che non sono mancati anche dai diretti concorrenti alla “Panchina d’oro”. Di Francesco, terzo, ha espresso i suoi auguri e il suo enorme rispetto verso Sarri, intervistato alla fine della premiazione: “ Sono contento di essere arrivato dietro due grandi allenatori come Sarri ed Allegri. Sarri ha meritato di vincere è uno dei migliori allenatori italiani attualmente “. Allegri, secondo, si è complimentato con il tecnico del Napoli, prossimo avversario in campionato, attraverso un tweet: “ Sinceri complimenti all’amico Maurizio per la panchina d’oro, risultato che premia il lavoro quotidiano sul campo! “.
Sinceri complimenti all’amico Maurizio per la panchina d’oro, risultato che premia il lavoro quotidiano sul campo! pic.twitter.com/MUaDS2ALCq
— Massimiliano Allegri (@OfficialAllegri) 27 marzo 2017
Grande la gioia di Maurizio Sarri che appena ricevuto il premio, ha ringraziato l’Empoli e il Napoli, e in particolare il Ds empolese Carli e Ds partenopeo Giuntoli: ” Di solito considero i premi, tempo sottratto al mio lavoro. Questo premio, invece, mi dà soddisfazione, mi dà gusto, mi emoziona e penso che sia dovuto al fatto che la giuria sia formata da allenatori. Avere un riconoscimento da voi che per me, che facevo fino a 5 anni fa la serie C, è qualcosa di straordinario. Sono grato principalmente al mio staff. Ma devo ringraziare due società che sono l’Empoli e il Napoli, e sopratutto devo ringraziare due persone che mi sono state vicine come Marcello Carli e Cristiano Giuntoli, senza le quali non sarei l’allenatore che sono oggi “.
Sarri, intercettato dai giornalisti alla fine della cerimonia, ha poi aggiunto: ” Un riconoscimento fatto dai propri colleghi è tanta roba, anche se un premio personale non può incidere sulla mia carriera. Per quella servono i punti non i premi ” aggiungendo poi ironicamente ” mi dà gusto essere arrivato per una volta davanti ad Allegri! ” . L’allenatore del Napoli è già in clima Napoli Juventus. Rispondendo alle domande dei giornalisti Sarri ha, infatti, espresso rispetto per la Juventus: ” La Juventus è sempre difficile incontrare. Qulasiasi formazione mettono in campo sono sempre la squadra più forte d’ Italia da diversi anni. Possiamo solo sperare nelle prossime stagioni in un loro logoramento, perché attualmente sono di un’altra categoria“. Sull’accoglienza che il San Paoloche riserverà ad Higuaìn, per la prima volta nelle vesti di avversario, Sarri ha detto: ” Quello napoletano è un pubblico estremamente generoso. Ci sono stati momenti di rabbia, dovuti al fatto che il pubblico si è sentito tradito, però penso che alla fine prevalga l’amore per questo ragazzo che a Napoli ha fatto la storia, perché nessuno mai in serie A ha segnato quanto lui o più di lui. Questo ci ha gratificato tantissimo la scorsa stagione e i tifosi glielo riconosceranno “
Chiusura sulla sua crescita personale: “Il carattere è quello di sempre, poi come in tutte le professioni a volte si migliora, altre si peggiora, però fondamentalmente l’uomo è lo stesso“.
Fonte immagine in evidenza: liberopensiero.eu
Giovanni Ruoppo