La bottega delle parole, l’unica libreria presente a San Giorgio a Cremano, rischia la chiusura.
Di proprietà di Miryam Gison, La bottega delle parole (in Corso Roma, 38) propone innumerevoli iniziative, sicché si pone quale fulcro di eventi letterari e culturali rivolti ad adulti e bambini. A questi ultimi sono indirizzate lezioni di inglese, di tedesco, nonché corsi di scrittura creativa, di teatro e tanto altro ancora.
Da due anni un punto di riferimento per le famiglie del luogo, che nella Bottega delle parole sanno di poter trovare un accogliente luogo di crescita e condivisione. Miryam Gison è inoltre Presidente dell’Associazione culturale, omonima alla libreria, che “nasce un po’ per caso e un po’ per gioco, con l’intento di porsi come un’isola felice in quel mare magnum del mondo editoriale, letterario e culturale”, e che ha consentito e consente quotidianamente la cura e pubblicazione di opere di vario genere, dalla narrativa per l’infanzia alla poesia.
Oggi la situazione in cui versano le piccole librerie di paese è sempre più difficile, a causa dell’enorme distribuzione dei grandi Gruppi editoriali e del totalizzante mercato online. Si è sempre più succubi di veri e propri ‘supermercati del libro’, che fanno leva sulla pigrizia mentale di chi preferisce l’immediata assoluzione di una richiesta alla malia dell’acquisto nel piccolo negozio dagli scaffali spartani, con il librario a cui puoi rivelare quanto ti sia piaciuto o meno l’ultimo libro letto, e da cui puoi accettare consigli, perché sai che ha ormai imparato a capire i tuoi desideri.
Di fronte al durevole declino che ha visto sparire templi della cultura libraria – come Guida a Port’Alba appena due anni fa – la comunità di lettori non vuol veder calare le serrande de La bottega delle parole.
Per consentirlo è necessario aiutare la libreria a superare il peso degli oneri fiscali, così sono nati una serie di progetti solidali, tra cui un crowdfunding (a cui è possibile contribuire cliccando qui https://buonacausa.org/cause/salviamo-la-libreria-la-bottega-delle-parole) e la campagna “Acquisto un libro, salvo un sogno”, che sta inducendo anche i frequentatori meno assidui di La bottega delle parole ad acquistare un volume presso di loro. La proprietaria ha deciso di intraprendere questa difficile strada, essendosi resa conto che chiudendo avrebbe distrutto “il sogno di una comunità intera che dopo anni ha ritrovato un presidio di cultura, di crescita e di confronto”.
A sostegno della causa si è unito anche Librincircolo – con cui l’Associazione di M. Gison, insieme ad Arenadiana, collabora per la realizzazione di Ricomincio dai libri, fiera del libro di San Giorgio a Cremano – che ha organizzato un bookmob (a Napoli, Piazza Dante, sabato 8 aprile) in occasione del quale sarà possibile rilasciare un contributo per aiutare La Bottega delle parole.
È ancora possibile salvare La bottega delle parole, luogo di crescita culturale di cui ogni comunità abbisogna, per cui non c’è tempo da perdere.
Paola Guadagno