Quest’estate il suo nome era già stato legato a quello del Napoli quando, nel mese di giugno, aveva svolto alcuni allenamenti nel centro sportivo di Castel Volturno, lasciando a bocca aperta tutto lo staff tecnico. Leandro Henrique do Nascimento, conosciuto come Leandrinho, aveva già la maglia azzurra nel suo futuro, ma non avendo ancora raggiunto la maggiore età, si decise di rimandare la trattativa pur avendo ormai raggiunto un accordo di massima.
Ora però la stellina verdeoro sembra essere ad un passo dal Napoli, e la presenza in tribuna nell’ultima partita di Champions contro la Dinamo Kiev ne è la prova. L’affare Leandrinho verrà ufficializzato nel mercato invernale ed il giocatore si aggregherà alla Primavera di Saurini, con la società azzurra che verserà al Ponte Preta la somma di 600mila euro + bonus legati al rendimento e farà firmare al giocatore un quinquennale.
Ma chi è veramente Leandrinho? Per coloro che non hanno avuto la fortuna di seguire le Nazionali giovanili del Brasile, il suo nome è uno dei tanti, il classico giocatore dal nome esotico che piace alle società italiane. Per chi invece ha assistito a quel Sub-17 in Paraguay, Leandrinho è il miglior talento di quella squadra, con 8 gol realizzati in 8 partite che hanno trascinato i verdeoro al titolo. Le sue prestazioni hanno attirato le attenzioni di molti club europei, tra i quali figurano anche Real Madrid e Manchester City, ed il successivo mondiale U-17 (2 gol in 5 presenze) ha confermato il suo talento.
Diciott’anni compiuti l’11 ottobre, Leandrinho è un’ala sinistra di ruolo, un destro di piede, che però sa giocare benissimo anche sulla fascia opposta e da trequartista. È sempre pronto a puntare e saltare il diretto avversario, grazie alla sua grandissima capacità nel dribbling ed alla sua velocità. Ha anche una buona capacità nell’inserirsi in area di rigore e vede bene la porta, come dimostrano gli 11 gol in 16 partite con la Nazionale Under 17. L’unico difetto è forse il fisico, forse ancora troppo esile per la Serie A, ma avendo solo 18 anni non dovrebbe rappresentare un problema per il futuro, che appare molto roseo al momento.
Leandrinho ricorda per certi versi Dries Mertens, ovvero un giocatore capace di spaccare in due la partita in un solo istante, anche se la rapidità di movimenti del brasiliano sembra addirittura superiore a quella dell’esterno belga. Come nella partita d’esordio in Copa Sudamericana con il suo Ponte Preta, quando un suo tiro dalla distanza risultò decisivo per raggiungere il pareggio contro il Chapecoense.
La sua fantasia ed il suo talento andranno prima aspettati, dato che il giocatore è in rotta con il suo club e non gioca da parecchio tempo. La qualità di Leandrinho è però di quelle che vanno coltivate con cura, sia perché è uno di quei diamanti grezzi che solo in Brasile possono nascere, ma sopratutto perché di giocatori capaci di rompere la trama di gioco ed andare in porta questo Napoli non ne ha.
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Andrea Esposito
fonte immagine in evidenza: pontepreta.com.br