Giornalista, esperto del Mercato del Lavoro e dello sviluppo economico e sociale, storico dirigente e segretario generale della Cisl tra la fine degli anni 70 e i primi anni 80,
e vice Presidente della Provincia di Salerno. Questo e tanto altro ancora è stato Gerardo Giordano, morto la mattina del 24 settembre, poco prima di compiere 70 anni, lasciando un grande vuoto nel cuore di coloro i quali lo avevano conosciuto, ammirato e amato.
Formatosi in ambiente cattolico, ha offerto un grande esempio di uomo politico, regalando alla città di Salerno una delle figure più imponenti della storia del sindacato. E’ stato Segretario Generale CISL-Salerno e Segretario CISL Campania, svolgendovi anche ruoli di formazione. Ha contribuito con incontri e studi allo sviluppo delle strategie sindacali meridionali e collaborato con IESS e Fondazione Colasanto. Ha partecipato attivamente a molti incontri internazionali e a numerosi negoziati per lo sviluppo del lavoro e del sud.
Iscritto all’Ordine dei giornalisti pubblicisti, ha sempre coltivato con forte entusiasmo questa sua passione per il giornalismo e la libera informazione, investendo tutte le sue energie, fino agli ultimi giorni di vita, nella direzione della rivista online CAOS-informa del Centro onlus La Tenda. “Sorriso, gentilezza ed eleganza”, è con questi tre semplici sostantivi che gli amici più cari intendono ricordarlo nel giorno dell’addio, di quell’ultimo saluto che con dolenza e angoscia sono costretti a porgli.
«È stato da sempre l’uomo dell’industria, costruendo tanti accordi tra gli anni ‘70 e ‘80, per l’industrializzazione di Salerno, ma anche presente nell’avvio della nuova industrializzazione della Piana del Sele. Quando il sindacato provinciale divenne comprensoriale, il nostro percorso è stato parallelo, lui a Salerno-Irno, io nell’area sud. Gerardo era l’uomo degli accordi, della mediazione fino all’ultimo respiro, instancabile nelle trattative e nel suo impegno in Provincia» – parla così Pietro Ciotti, in completa sintonia con i pensieri di Ciccio D’Acunto, altro grande amico di Giordano e anch’egli segretario della Cgil tra il 1981 e il 1984, i famigerati anni del terremoto.
«Il ricordo è legato alla grande solidarietà di quei momenti terribili e alle funzioni di chi, come me e Gerardo, fungeva da conoscitore dei luoghi e orientava i soccorsi. Quell’esperienza ci ha unito tanto – racconta D’Acunto – Il sacrificio personale era vissuto da entrambi come un onore».
C’era anche il governatore De Luca ai funerali celebratisi domenica mattina presso la chiesa del Gesù Redentore, nel quartiere Pastena di Salerno, luogo caro alla famiglia Giordano che ha accolto commossa la folla accorsa per l’ultimo saluto a Gerardo, quel sindacalista stimato da tutti perchè amava la politica, ma soprattutto la sua Salerno.
Maria Iemmino Pellegrino