Dopo la penultima giornata dei gironi eliminatori di Europa League arrivano i primi verdetti riguardo le Italiane in gioco: Inter e Sassuolo salutano la competizione europea, la Fiorentina perde contro il Paok ma ha comunque un piede e mezzo ai sedicesimi, mentre la Roma travolge il Viktoria Plzen e stacca il pass per le fasi ad eliminazione diretta blindando con un turno d’anticipo il primo posto.

 

Inter: il primo dei disastri della quinta giornata di Europa League è targato, chiaramente, Inter. Eppure i nerazzurri hanno dimostrato, nel primo tempo, gli effetti benefici di una cura Pioli che aveva dato segnali positivi già nel derby della Madonnina. Gli ospiti passano in vantaggio di due gol grazie, prima, a Icardi, che appoggia in rete un assist di Eder, e, dopo, a Brozovic, che dopo essersi liberato al limite dell’area fa partire un tiro velenoso che finisce in rete. La squadra targata Suning gioca bene e impone la propria superiorità territoriale. Sembra proprio la serata giusta per appoggiare il primo tassello per agguantare il miracolo qualificazione. Poi il black out: al 58′ Lucio Maranhao firma la rete dell’1-2 con uno stacco di testa su cui Handanovic non può arrivare, al 71′ il numero 1 interista si cimenta in un intervento scriteriato su Buzoglu che gli vale il rosso per doppia ammonizione (lo Sloveno era stato ammonito allo scadere della prima frazione per perdita di tempo) ed è calcio di rigore: 2-2. In 10 uomini la squadra di Pioli prova a tornare in vantaggio, si sbilancia troppo e al 93′ arriva la beffa: Ghadir consegna un pallone a Sahar che non deve far altro che ribadire in rete da due passi. Con un turno d’anticipo, quindi, l’Inter saluta l’Europa League e può dedicare tutto al campionato cercando di far fruttare il lavoro del nuovo tecnico e, chissà, magari poter arrivare a Marzo a lottare per il terzo posto.

Fiorentina: l’altra partita delle 19 si gioca allo stadio Artemio Franchi e vede la Viola contrapposta ai greci del Paok. Con una vittoria la squadra di Sousa può passare, con un turno d’anticipo e da prima in classifica, ai sedicesimi di finale. La gara, però, prende subito una piega negativa per i padroni di casa che subiscono il doppio svantaggio a causa delle reti al 5′ e al 26′ di Shakhov e Campos. Non tarda ad arrivare la reazione d’orgoglio firmata Bernardeschi (33′) e Babacar (50′) che rimettono la gara sui binari giusti. In maniera speculare a quanto successo nell’altro match, quello tra Hapoel Beer Sheva e Inter, al 93′ arriva la sentenza di Rodrigues che rimanda la qualificazione, che è comunque praticamente cosa fatta, al prossimo turno contro il Qarabag.

Sassuolo: dall’exploit della prima giornata all’eliminazione ”prematura” dal girone. Dal paradiso all’inferno nel giro di 4 giornate in cui sono arrivati solo 2 punti su 12 conquistabili. La crisi del Sassuolo è nera, ed è evidente. La squadra di Di Francesco, complici sicuramente gli infortuni di uomini chiave, ha perso gran parte dello smalto di inizio anno. Magari gioca anche bene grazie ai numerosi talenti made in Italy che popolano la rosa, ma ha dei cali psicologici durante i 90 minuti che sono fatali ai fini del risultato finale, e a tal proposito la gara di Genova della scorsa giornata ne è un esempio lampante. Ieri dopo essere passati in vantaggio grazie ad un autogol Fantozziano di Balenziaga, i Neroverdi subiscono la controffensiva dei Baschi che hanno messo a segno tre reti con Garcia, Aduriz e Lekue spegnendo, di fatto, i sogni degli Emiliani. A nulla serve la reazione d’orgoglio nel finale con Ragusa (sicuramente una delle note liete della serata) che mette a segno il gol del 2-3. Adesso la situazione, quantomeno a livello psicologico, per il Sassuolo si fa critica: fuori dall’Europa e sedicesimo in campionato a soli 13 punti.

Roma: qui c’è poco da dire. L’unica nota lieta della serata di ieri per la spedizione Italiana. Viktoria Plzen travolto 4-1 grazie alla tripletta di un famelico Edin Dzeko e alla rabona, splendida, di Perotti (l’ultimo gesto tecnico del genere, in Europa League, risale ad un match di fine 2014 tra Tottenham e Asteras e porta la firma, manco a dirlo, di un ex romanista, Erik Lamela). Eppure un mezzo spavento i Giallorossi se lo sono comunque preso a causa della rete del momentaneo pareggio di Zeman al 18′ che risponde al vantaggio dei padroni di casa e fa andare le squadre negli spogliatoi sul risultato di 1-1. Poi la reazione rabbiosa nella seconda frazione di gioco. Spalletti riesce, anche grazie alla vittoria dell’Astra a Vienna con l’Austria, a chiudere la pratica Europa League da primo e con un turno d’anticipo, potendo così concentrarsi solo sul campionato.

La rabona di Diego Perotti
La rabona di Diego Perotti

Altri risultati degni di nota sono la vittoria del Manchester contro il Feyenoord 4-0 che consente agli uomini di Mourinho di rimanere in corsa per la qualificazione, la quinta vittoria di fila dello Shaktar contro il Konyaspor. L’Ajax ha vinto 2-0 contro il Panathinaikos chiudendo definitivamente sia la pratica qualificazione che primo posto e lo Schalke sbatte definitivamente la porta in faccia al Nizza vincendo, per 2-0, la sua quinta partita di fila.

Vincenzo Marotta

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