viti autofilettanti

Spesso, chi parla di viti autofilettanti lo fa come se fossero tutti uguali e si distinguessero solamente per dimensioni, spessore e lunghezza. Ma nella realtà dei fatti non è assolutamente così! Proprio come succede per le comuni viti o per quelle autoperforanti, le viti autofilettanti sono tutte diverse: alcune hanno la testa piatta, altre ne hanno una sporgente e di forma esagonale. Alcune presentano un’impronta a taglio, altre hanno profili a stella e Torx. Insomma, nell’articolo di oggi abbiamo deciso di focalizzarci sulle differenze che intercorrono tra i modelli di viti autofilettanti più diffusi sul mercato. Continuando a leggere, potrai scoprire quali sono e per quali applicazioni si impiegano.

Viti autofilettanti a testa piatta

Basta fare un giro nel reparto ferramenta di un supermercato o sfogliare il catalogo di un sito e-commerce specializzato in attrezzi come RS per accorgersi che alcune viti autofilettanti hanno una testa piatta a forma di cono.

Ebbene, queste viti sono create appositamente per essere usate sul legno o sul metallo all’interno di mobili e strutture portanti. La loro particolarità è che, una volta serrate completamente, la testa rimane a filo con la superficie del materiale.

Ciò impedisce che la vite interferisca con il movimento di eventuali elementi mobili della struttura (ante, cassetti, ecc.) e che si impigli negli abiti o, ancora peggio, ferisca le persone. Inoltre, basta una passata di vernice per nascondere completamente la testa di queste viti autofilettanti e ottenere una superficie salda e bella da vedere.

Viti per pannelli in cemento

Come dice il nome stesso, queste viti autofilettanti vengono usate esclusivamente per fissare pannelli di cemento o calcestruzzo e, in rari casi, anche legno molto denso e trattato con impregnante e acciaio.

Le viti per cemento sono caratterizzate da una nervatura particolare e una filettatura molto distante che gli permette di penetrare all’interno del materiale senza sbriciolarlo eccessivamente. Inoltre, hanno alette che fuoriescono dalla superficie per evitare un innesto prematuro della filettatura.

Viti ad occhiello

Le viti autofilettanti ad occhiello presentano all’estremità un caratteristico anello e vengono utilizzate prevalentemente come supporto corde e fili, oppure per i cavi inseriti nei controsoffitti.

Sebbene siano più grandi delle viti standard, hanno la stessa filettatura, ma non possono essere serrate usando un comune trapano o cacciavite.

Viti autofilettanti a testa esagonale

Le viti autofilettanti a testa esagonale sono tra le più versatili poiché possono essere serrate sia usando un cacciavite e un trapano, sia con l’aiuto di una chiave inglese o a cricchetto. Nel caso in cui abbiano un’impronta esagonale, basta una brugola per avvitarle e svitarle.

Alcune vengono usate per fissare metallo a metallo o plastica perché consentono di applicare un carico o una forza di serraggio maggiori. Altre presentano una speciale rondella incollata sotto la testa che fornisce una tenuta a prova di perdite e sono progettate per forare l’acciaio con una durezza sulla scala di Rockwell compresa tra C 50 e 56.

Viti a testa bombata

Esattamente come abbiamo visto per le viti autofilettanti a testa piatta, l’obiettivo principale delle viti a testa bombata è quello di fornire un aspetto finale piacevole e finito. Al contrario delle precedenti, però, le viti autofilettanti bombate non spariscono all’interno della superficie, bensì rimangono all’esterno, formando un piacevole decoro. Le viti a testa bombata possono essere ovali o tonde, ma non hanno spigoli e quindi non possono impigliarsi nei vestiti o creare danni a persone e superfici.

In alcuni casi, questi elementi di fissaggio presentano un sottotesta quadrato tra la filettatura e la testa. Questo permette alla vite di penetrare meglio nella superficie del materiale in cui viene serrata ed evitare scivolamenti e strappi.

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