S’appresta ad avvicinarsi la data entro cui Giorgio Napolitano presenterà le dimissioni, il 14 gennaio: se i comuni cittadini Italiani non attendevano che le vacanze natalizie per un po’ di meritato riposo, ciò che concerne la politica è un capodanno posticipato a questa data, per lasciar spazio ad un nuovo ciclo presidenziale al Palazzo del Quirinale.
Come scritto in un articolo della giornalista Meli sul Corriere della sera, vari indizi ci inducono a pensare che l’eventuale prossimo Presidente della Repubblica sia già stato sottilmente elogiato dallo stesso Napolitano così come da Matteo Renzi: parliamo dell’attuale Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
Le tracce che spingono a pensare a lui ci riconducono al brindisi natalizio ospitato al Terrazzo del Nazareno, dove proprio Padoan era ospite d’onore. Renzi per l’occasione espresse parole a favore “di una grande famiglia” in cui i rapporti tra le diverse componenti politiche avrebbero dovuto maggiormente stabilizzarsi dichiarando di non voler più cadere in “errori commessi in passato”.
Di particolare rilevanza, sempre come citato dal Corriere della sera, è la dimestichezza con cui si sarebbe riservato l’utilizzo del nome Lorenzo Bini Smaghi, probabile futuro incaricato per la funzione dell’Economia, se Padoan divenisse Presidente.
La serie di coincidenze, infatti, vedrebbe far capo a Veronica De Romanis, moglie di Bini Smaghi ed autrice del famigerato libro “Il Metodo Merkel”. Quando Matteo Renzi voleva comporre la squadra di professionisti contro la burocrazia dei ministeri, la donna sembrava essere una delle predilette a farne parte ma, in seguito, non ci fu nessuna candidatura da parte del premier e fu così messa da parte. Nonostante i rapporti non del tutto rosei tra Smaghi e il presidente della BCE Mario Draghi, quello di cooperazione con Matteo Renzi non fu mai riconsiderato se non per essere coltivato con maggior affinità.
Per questo sembrerebbe poter essere nuovo eletto alla carica di Ministro dell’Economia, mentre l’attuale detentore del dicastero sarebbe il nuovo uomo al Colle, dai “valori affidabili” come dichiarato da Napolitano. Mentre il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, dopo aver dichiarato la sua disponibilità a votare anche un uomo PD, potrebbe essere spaventato dalla scelta tecnica di Padoan, come affermato da La Stampa, sognando Draghi o alla peggio l’equilibrata Finocchiaro.
Di ovvie ostilità sarebbero invece i “cittadini” del Movimento 5 Stelle, mentre come recentemente dichiarato dal segretario della Lega Nord Salvini: “L’importante sarebbe non fare i nomi di Prodi, Amato e Veltroni”. Inoltre afferma il suo “no” categorico su Padoan come nome presentato al Colle: “Padoan è ed è stato complice della svendita dell’Italia all’Europa, alle multinazionali e alle banche. Se davvero è questo il nome che ha in mente Renzi, come pare, faremo tutta l’opposizione possibile e immaginabile. Padoan al Quirinale vuol dire che l’Italia rimane una succursale di Bruxelles e delle banche”.
Alessandra Mincone