Gli esami autoptici hanno determinato che la morte degli orsi MJ5 e F36 è stata causata dall’uomo. Questo è stato confermato anche per altri sette orsi trovati morti nel corso del 2023. Le conclusioni sono state rese note insieme alla richiesta di archiviazione del procedimento contro il presidente Fugatti e il sindaco Maini per la morte di Andrea Papi, confermando che è stata la mano dell’uomo a provocare la morte degli animali.
Tante le domande sollevate sulla morte dei due esemplari, sulla verità e sul possibile coinvolgimento di persone. Di recente è stata confermata la morte di MJ5 come “verosimilmente ucciso da un’arma da fuoco”. Tuttavia, il risultato per F36 è meno chiaro in quanto l’orsa è stata indicata come morta per “fatto di terzo”.
La PM, dottoressa Patrizia Foiera, ha concluso che non vi è stata alcuna mala gestione nel progetto denominato “Life Ursus” e nell’individuazione e gestione dell’orsa JJ4, responsabile dell’uccisione di Andrea Papi. Pertanto, ha chiesto l’archiviazione del procedimento per omicidio colposo e omissione di atti d’ufficio sia nei confronti del Presidente di Regione Maurizio Fugatti che del Sindaco di Caldes Antonio Maini.
Dure le parole del Vice Presidente della Camera dei Deputati Sergio Costa, esponente del Movimento 5 Stelle, il quale, sulla propria pagina Facebook, sottolinea ancora una volta che questi due orsi non meritavano di perdere la vita in questo atroce modo e il fatto che ciò sia avvenuto riflette una mancanza di rispetto per la natura e per le specie che la abitano:
“In seguito alla notizia della uccisione degli orsi MJ5 e F36 in Trentino, voglio esprimere il mio profondo dispiacere e la mia indignazione per quanto accaduto. Questi eventi non sono solo un danno irreparabile alla nostra fauna selvatica, ma riflettono anche un clima di tensione e violenza che non può essere tollerato. Le dichiarazioni aggressive e i toni esasperati possono contribuire a creare un ambiente in cui atti di violenza contro gli animali diventano più probabili. È fondamentale adottare misure preventive e di educazione, anziché ricorrere alla violenza, per gestire eventuali conflitti con la fauna locale. Chiedo inoltre che vengano avviate indagini approfondite per fare piena luce su questi episodi e che vengano implementate strategie di tutela più efficaci per evitare il ripetersi di simili tragedie”.
Anche noi vogliamo augurarci che quanto accaduto agli orsi MJ5 e F36 possa in qualche modo sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di proteggere e rispettare gli animali selvatici, e che inoltre si possano prendere misure efficaci per prevenire futuri atti di violenza nei confronti della fauna. È urgente promuovere una cultura di coesistenza pacifica con la natura, anziché perpetuare comportamenti distruttivi e dannosi.
Sara Spiniello