Stando ai dati recentemente pubblicati dalla Coldiretti il 2017 finora è stato caratterizzato da uno stato di siccità che ha danneggiato fortemente l’agricoltura italiana. Le precipitazioni sono quasi dimezzate e registrano in media picchi del 47,4% rispetto alla media.
”Una situazione preoccupante per la popolazione e l’agricoltura che hanno bisogno di acqua per crescere e garantire i raccolti che sono stati già fortemente compromessi da scarse precipitazioni e da una ondata di gelo devastante su vigneti, frutteti e ortaggi lungo tutta la Penisola. Un evidente stato di siccità che conferma i cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali.’’ ha spiegato la Coldiretti.
Le Regioni maggiormente a rischio siccità sono quelle del Settentrione: in Alto Adige, Veneto, Lombardia ed Emilia è stato dichiarato lo stato d’allarme. Al nord le precipitazioni si sono ridotte del 72,3% e, unite al gelo invernale, hanno causato ingenti danni all’agricoltura locale provocando un forte stato di allarmismo tra gli imprenditori agricoli locali.
Il Po e l’Adige si trovano in stato di magra idrica. Il primo ha registrato il livello idrometrico di -2,62 metri generando un forte stato di allarmismo tra gli agricoltori, mentre nella Regione Veneto la portata deficitaria dell’Adige ha causato lo stato di calamità e le autorità locali hanno deciso di svuotare le dighe dei bacini di raccolta in modo da far fronte al problema delle scarse precipitazioni.
Stando alle stime di Confindustria i danni ai vigneti, frutteti e ortaggi sono pari a circa 100 milioni di euro. La produzione di vini tipici delle zone di Blanc de Morgex, de La Salle, della Valtellina, del Grumello, Franconia, Marzemino, Gattinara, Ghemme e del Beneventano, Avellinese, Vicentino e vigneto toscano è stata gravemente colpita. Danni ingenti anche agli alberi di kiwi nel Lazio, a quelli di pere nel mantovano e di albicocche e pesche in Puglia.
‘‘Urgono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull’uso corretto dell’acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico.’’ ha osservato la Coldiretti. Gli eventi estremi e gli sfasamenti stagionali stanno mettendo a repentaglio la nostra agricoltura e, pertanto, bisogna correre ai ripari.
Vincenzo Nicoletti