Il post apparso sul blog constata una verità di fondo che era già ampiamente stata verificata: Beppe Grillo ha il pieno controllo di tutta la linea politica, delle decisioni e il potere di influenzare il voto online degli iscritti.
Questa ennesima stretta, probabilmente, deriva dal fatto che all’interno del Movimento si stanno palesando delle incongruenze ideologiche di fondo: Sul Presidente Donald Trump ci sono state diverse dichiarazioni, cosa che ha creato una contraddizione enorme nel Movimento. C’è chi la pensa diversamente e non apprezza Trump, come l’ala di Roberto Fico, il quale è reo di aver dichiarato di essere lontano tanto dal neopresidente americano quanto da Salvini.
Grillo, sebbene abbia dichiarato che il Movimento resta purista sulle alleanze, non disdegna assolutamente l’ondata di populismo e nazionalismo che sta attraversando l’Occidente, offrendo anche qualche sponda politica. È il caso di Luigi Di Maio, il quale, ha salutato con favore la vittoria di The Donald, apprezzandolo e facendogli gli auguri, ma solo per una ricollocazione politica, poiché Donald Trump non sa nemmeno chi è Luigi Di Maio.
Nel Movimento convivono più posizioni, meno oltranziste, addirittura spiragli di europeismo come nel caso di Carla Ruocco, che a Davos ha dichiarato: “È un’Europa tutta da rivedere a fondo. Bisogna prevedere il ‘risk sharing’ a livello finanziario internazionale ed è necessario condividere il nodo dei migranti che non può essere scaricato su un solo paese”, parole ben diverse dalle solite dichiarazioni del Movimento, il quale ufficialmente è per uscire dall’Euro.
Roberto Fico rappresenta l’ala più vicina alla sinistra, nel M5S, proprio per questo ha tenuto a rivendicare la propria lontananza da Trump e da Salvini: «Mettiamo che si vada a elezioni con un sistema proporzionale e che noi arriviamo primi — spiega Fico — per come la vedo io, avremo l’incarico di governo, ma non scambieremo né poltrone né sottosegretariati. Presentiamo il programma e si va su quello, giorno per giorno, tema per tema. Convergenze? Quella con la Lega non è la più probabile. E se volesse votarceli (i temi scelti, ndr) Sel?».
Le contraddizioni vengono sempre al pettine, il nuovo comunicato di Beppe Grillo serve a sedare questa tendenza divisiva che sta esplodendo sempre di più. Da Milano il tentativo è chiaro: concordare qualsiasi intervista, dichiarazione, post su Facebook con i responsabili della comunicazione. Così il M5S garantisce inflessibilità interna e Grillo blocca sul nascere da un lato le frecciate come quelle di Fico, dall’altro le speculazioni giornalistiche che cercando di raccontare con i classici articoli da retroscenisti quello che accade nel M5S a volte esagerano, ma a volte ci prendono a pieno come nel caso di Marra e di Virginia Raggi.
Del resto Grillo è rimasto profondamente scottato dal comportamento dei suoi ex più fedeli su Virginia Raggi, soprattutto di Roberta Lombardi che ha pubblicato tutto online e ha dichiarato ciò che pensa del Sindaco di Roma senza mezzi termini. Un giro di dichiarazioni incontrollate che con oggi Grillo spera di spegnere in partenza. Il Movimento è uno e trino, è ovunque e Grillo il suo controllore. Una macchina comunicativa, che ha fatto del marketing politico il suo credo, ma che oggi dimostra quanto, in effetti, sia davvero poco democratico e politicamente debole e permeabile.