Sabato 22 ottobre la manifestazione ”Un futuro mai visto”, promossa dalla Fondazione Con il Sud per festeggiare i suoi dieci anni, ha fatto tappa a Venezia. Al centro dell’incontro la figura di Franco Basaglia, psichiatra e neurologo italiano riformatore della disciplina psichiatrica in Italia. Egli ispirò la cosiddetta Legge Basaglia (n. 180/1978), approvata dal Parlamento il 13 maggio 1978, che promosse una revisione ordinamentale degli ospedali psichiatrici in Italia.
Grazie al suo contributo i manicomi sono stati aboliti e circa centomila letti psichiatrici sono stati chiusi in favore di un sistema pubblico di servizi di salute mentale comunitari. L’Italia è uno dei paesi a livello europeo che in quest’ambito ha compiuto passi da gigante, ma ad oggi il disagio psichico resta ancorta un tematica attuale: nel corso degli ultimi anni le persone affette da ansia e depressione sono cresciute di circa un milione e molto spesso faticano a parlare della propria patologia ai propri amici e familiari.
Nell’incontro di sabato, promosso dalla Fondazione Venezia e dalla Fondazione Franca e Franco Basaglia si è discusso delle esperienze avviate nei territori da cinque importanti figure storiche come Danilo Dolci, Renata Fonte, Adriano Olivetti, Don Lorenzo Milani e, appunto, Franco Basaglia, impegnati nel restituire dignità e valore alle persone che soffrono di disagio psichico, molto spesso lasciate ai margini.
“Questi cinque personaggi, oltre ad essere accomunati da una visione potente e dalla concretezza dell’esempio, lo sono anche da un’altra importante prospettiva: la possibilità che hanno dato al Paese di cambiare registro e modello di sviluppo. Questo cambiamento tanto auspicato, purtroppo, stenta ancora a diventare sistema. Basti pensare a Basaglia e alle tante esperienze che abbiamo condiviso in questa giornata per comprendere come realtà e utopia in Italia possono coesistere, generare innovazione sociale e creare un modo nuovo di fare sviluppo.” ha spiegato Carlo Borgomeo, presidente Fondazione Con il Sud.
“Basaglia resta una figura controversa, e quindi vitale. Discutere oggi sulla sua opera significa ritrovare la ricchezza di un uomo che ha saputo guardare lontano.” ha detto a riguardo Maria Grazia Giannichedda, sociologa e presidente della Fondazione Basaglia. Riconquistare fiducia in se stessi, riprendere in mano la propria vita e i rapporti con gli altri: questo è quello di cui hanno bisogno i numerosi pazienti delle comunità psichiatriche italiane. Si auspica che l’incontro di Venezia sia un’occasione per mettere al centro nuove prospettive di inclusione sociale e realizzare tutto ciò.
Vincenzo Nicoletti