Pescara – Napoli è stato l’unico incontro della prima giornata di Serie A il cui esito si è risolto in un pareggio. Si vedrà quanti sono i Gol Attesi, mentre i gol reali sono stati 2 per parte, a fronte di 9 tiri per i padroni di casa e 22 per gli ospiti (verso lo specchio sono rispettivamente 3 e 4). I tassi di conversione, cioè il rapporto tra i gol e tiri totali premia il Pescara, i cui tentativi, inoltre, sono avvenuti solo su azione manovrata. Il Napoli, invece, ha sfoggiato un reperto più ampio, con 5 calci piazzati.
Per quanto riguarda le zone di tiro, invece, le percentuali sono circa identiche, con ambo le squadre che hanno provato a segnare soprattutto da fuori area (dove le chances di gol sono ridotte) senza mai riuscire a colpire nell’area piccola. Ad ogni modo si è giocato prevalentemente nella trequarti del Pescara, a testimonianza che, nonostante un ritmo sotto tono, il Napoli non abbia rinunciato al predominio territoriale, con un possesso palla del 58%.
Questa è la descrizione statistica della gara, che potrete – forse – trovare su altri portali sportivi, ma su Libero Pensiero si va oltre. Negli ultimi mesi abbiamo introdotto gli indici statistici, dai più grezzi e inefficienti (IPO di SICS, italiano) ai più articolati (Gol Attesi, non italiani) che permettono di stimare un risultato virtuale delle gare, sulla base dei fattori di input occorsi sul campo da gioco. I Gol Attesi permettono di ridefinire il numero di gol finale, anche per Pescara – Napoli.
Ciò che contraddistingue i Gol Attesi, come argomentato in precedenti articoli, è la valutazione della qualità del tiro, che supera la logica egalitaria tipica dei primi indici elementari. Ogni tiro è diverso, allora è opportuno accomunarlo a determinate categorie sulla base di un certo numero di variabili, al fine di ottenere uno specifico peso ponderale che va da 0 ad 1 (come una probabilità). Tali pesi sono i tassi di conversione storici, individuati sulla base di posizione di tiro (dividendo il campo in zone di gioco), tipologia di tiro e pressione difensiva (misurata con proxy). Nel dettaglio, sono mostrati i Gol Attesi di Micheal Caley perché è l’unico autore che li ha calcolato per la Serie A. Inoltre i suoi sono quelli che considerano più variabili, cioè (oltre quelle citate) ci sono gli assist (filtranti o cross), le azioni (possesso o transizione), il fattore campionato. Infine, gli specifici calciatori possono avere dei propri ulteriori coefficienti ponderali in ragione delle capacità di finalizzazione. Caley esamina tutti i tiri, ma esclude i calci di rigore che sono considerati a parte, attraverso un +1 che accompagna il risultato stimato. In Figura non è possibile prenderne visione poiché al Napoli ne è stato negato uno evidente per intromissione inopportuna dell’assistente di porta. Ad ogni modo, la moviola è compito altrui, concentriamoci allora sui Gol Attesi di Pescara – Napoli.
Il risultato atteso mostra che il pareggio sarebbe potuto esservi, in ragione della casualità degli eventi, ma forse l’ 1-1 o l’1-2 sarebbero stati i risultati più giusti (se si esclude il rigore). Spesso si sente che il pareggio è consono se una delle due squadre non ha prevalso per tutti i 90 minuti, ma questa è un’affermazione basata sul sensismo, non sulla scientificità.
Il Pescara non avrebbe dovuto segnare il secondo gol, ma la bravura degli attaccanti combinata alle disattenzioni difensive del Napoli, ha permesso ai padroni di casa di raccogliere più di quanto meritato. Il Napoli, invece, avrebbe prodotto un gol e mezzo. In assenza di delucidazioni sui criteri arrotondamento, riteniamo che 1.5 vada accomunato a 2, come solitamente accade. Ad ogni modo, anche il Napoli ha allora sfruttato a pieno le occasioni create e non avrebbe meritato più di due gol (rigore a parte). Nel complesso, la statistica suggerisce che, nonostante una buona prestazione, il Pescara era la squadra più indiziata a perdere sulla base di quanto dimostrato durante la gara.
Fabio Fin