LONDRA – Il grande appuntamento di fine autunno e di fine anno per il tennis. Gli 8 tennisti che meglio hanno disputato l’anno si affrontano nel World Tour Finals di Londra. Il torneo si struttura in una prima fase di gironi ad eliminazione denominato Round Robin. Nel girone A ci sono Djokovic, Federer, Berdych e Nishikori. Nel girone B invece molto più equilibrio con Murray, Nadal, Wawrinka e Ferrer.

Primi giorni di match, prime qualificazioni. Federer è già in semifinale con 2 vittorie nelle prime due uscite, la prima annientando Berdych, la seconda non da meno contro Djokovic che, un po’ a sorpresa, viene letteralmente surclassato dal Re svizzero che trionfa col punteggio di 7-5 e 6-2. Per il serbo c’è ancora una chance per qualificarsi alle semifinali del torneo, avendo battuto Nishikori (anche qui 2-0) nel match di apertura, se la vedrà contro Berdych nel terzo ed ultimo match del girone, e probabilmente del torneo per il ceco, che ha perso anche contro Nishikori (5-7 6-3 3-6 in un match molto vivo e combattuto). A Djokovic per essere tranquillo avrebbe bisogno di vincere 2-0, in caso di vittoria per 2-1 bisognerà consultare il risultato del match tra un Nishikori ancora in corsa ed un Federer già qualificato, in breve: Roger potrebbe complicare la vita al serbo se dovesse giocare “sottotono” contro il giapponese, lo farà davvero?

Torna un buon Nadal. Nel girone B la situazione invece è ancora più acerba: Nadal e Murray hanno vinto rispettivamente contro Wawrinka e Ferrer nel match inaugurale, la seconda giornata vedrà contro i capolisti del girone (situazione simile a quella del girone A, chi vince tra i due è qualificato come Federer in semifinale) mentre ultima spiaggia per Wawrinka e Ferrer in un match che si presenta molto agguerrito.

Le semifinali, che avranno luogo sabato 21 novembre, si comporranno nel seguente modo: il primo qualificato del girone A (molto probabilmente Federer) contro il secondo qualificato del girone B, mentre il primo del girone B se la vedrà col secondo qualificato del girone A.

Djokovic è campione del Masters da 3 anni ma anche se non dovesse vincere il primato nel ranking rimarrebbe invariato. Certo, la sfida di ieri sera e la prestazione di Roger Federer ci convincono del fatto che probabilmente lo svizzero è l’uomo da battere per questo torneo. Mine vaganti come sempre Murray (che predilige questa superficie) e Nadal, che con la vittoria su Wawrinka si rilancia ai livelli a cui ci aveva abituato negli scorsi anni.

Raffaele Cianni

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