Nel mondo sono numerose le persone affette da nanismo e da gigantismo. Però è esistita una persona che fu affetta da entrambe: Adam Rainer.
Il nanismo, noto anche come nanosomia o microsomia si presenta come una condizione di mancata crescita delle strutture anatomiche del corpo. La forma più comune è senz’altro quella dell’acondroplasia. Vi sono numerose forme di nanismo e l’incidenza è di un individuo ogni 25mila. Secondo numerosi studi l’altezza massima raggiunta dagli adulti è di 140 centimetri, con una media di 131 centimetri per gli uomini e 124 centimetri per le donne. Gli individui effetti da nanismo, se superano i primi giorni di vita, hanno un’aspettativa di vita piuttosto lunga. Sono diverse le persone affette da nanismo che sono divenute celebri nel mondo dello spettacolo, possiamo citare Jason Acuña, Peter Dinklage o Josh Ryan Evans.
Il gigantismo, noto anche come macrosomia, è una condizione clinica che si caratterizza da un’eccessiva crescita delle strutture anatomiche del corpo. Le cause sono da ricercarsi da un’esposizione piuttosto elevata dell’organismo della persona interessata all’ormone somatropo, noto anche come ormone della crescita. Le altezze che possono essere raggiunte in età adulta sono anche fino a 274 centimetri. Possiamo citare ad esempio Robert Wadlow, noto anche come la persona più alta mai esistita che raggiunse ben i 272 centimetri di altezza. Portava il numero 78 di scarpe.
Sebbene siano due condizioni diametralmente opposte resta ben difficile immaginare una persona, unica nella storia, alla quale siano state diagnosticate entrambe. In effetti questa è la storia di Adam Rainer.
Adam nacque a Graz, in Austria, nel 1899. Fin dalla sua nascita fu affetto da nanismo con un’altezza di soli 118 centimetri a 21 anni, che era equivalente all’altezza di un bambino di soli 5 anni. Eppure, a 21 anni iniziò nuovamente a crescere e giunto all’età di 31 anni era altro oltre un metro e novante. A 32 misurava ben 213 centimetri.
Nonostante la sua crescita fosse stata accolta con gioia ben presto questa risultò essere un problema da non sottovalutare poiché a mano a mano che cresceva la sua salute peggiorava sempre più. A 30 anni Adam era ormai ben più alto di un uomo adulto e iniziò ben presto a sviluppare sintomi quali perdita di appetito, problemi alla spina dorsale che gli resero veramente difficile camminare, come anche cecità e sordità.
La causa di questa crescita improvvisa fu ritrovata dai medici austriaci in un tumore alla ghiandola pituitaria, nota anche come ipofisi, che gli causava una sovrapproduzione di ormone della crescita, condizione nota anche come acromegalia. Questa patologia porta all’insorgere di vari sintomi come mani e piedi allargati, fronte e mascella sporgenti e denti più distanziati del normale. In effetti Adam aveva molte di queste caratteristiche.
I medici optarono quindi per la rimozione del tumore per cercare di contrastare la sua crescita, sebbene le possibilità di successo di questo intervento fossero molto basse. L’operazione fu effettuata e dopo pochi mesi l’altezza rimase invariata anche se la curvatura della sua spina dorsale peggiorava, segno che la sua crescita continuava comunque in qualche modo. L’operazione non fu in grado di arrestare i problemi alla spina dorsale, che a un certo punto costrinsero Adam Rainer a letto per la sua impossibilità a muoversi.
Ricoverato in un ospizio, morì nel 1950, a 51 anni, con un altezza di 234 centimetri, ovvero 116 centimetri in più a 30 anni prima. Adam Reiner resta ad oggi un record mondiale come la persona dalla statura più variabile e l’unica persona nella storia a cui siano stati diagnosticati sia il nanismo che il gigantismo.
Gianluca De Santis