Dopo aver focalizzato l’attenzione sulle prime 11 squadre che prenderanno parte al prossimo Mondiale – evidenziando quelle che potrebbero essere le “sorprese” della manifestazione che prenderà il via in Russia il prossimo 16 giugno – nell’appuntamento odierno ci concentreremo sulle restanti nazionali della terza fascia e su altre 6 selezioni inserite invece nel secondo raggruppamento.

 

TERZA FASCIA

ISLANDA: Dopo aver disputato il primo, storico Europeo, la nazionale islandese appena un anno dopo ha compiuto un’altra meravigliosa impresa: la vittoria nel gruppo I di qualificazione è valsa la prima partecipazione ad un Mondiale. Un vero e proprio miracolo sportivo per una nazione di appena 350mila abitanti, che dopo essere giunta ai quarti di finale in Francia nel 2016, punta a stupire ancora. Comunque vada sarà un successo!

 

DANIMARCA: Tra le squadre più pericolose inserite in terza fascia c’è sicuramente la Danimarca. Il secondo posto ottenuto nei gironi di qualificazione ha reso necessari i play-off: dopo lo 0-0 in casa contro l’Irlanda, i danesi si sono scatenati al ritorno vincendo 5-1 trascinati da uno straordinario Eriksen. L’ultima partecipazione ad un mondiale era datata 2010: allora la selezione scandinava venne eliminata nella fase a gruppi.

 

SVEZIA: Sarà inserita in terza fascia anche la Svezia che, dopo aver dato filo da torcere fino all’ultima giornata nel raggruppamento A alla Francia, ha buttato fuori agli spareggi proprio la nostra Italia. Il gruppo svedese, i cui limiti fisici sono ben compensati da una grossa fisicità, è molto compatto e la vittoria sugli Azzurri ha dato loro ancora più convinzione nei propri mezzi. In più al Mondiale, seppur appaia molto difficile, potrebbero avere dalla loro un’arma in più non da poco: Zlatan Ibrahimovic.

 

SENEGAL: Grazie alla vittoria nel gruppo D dei gironi africani, il Senegal di Kalidou Koulibaly e Keita Baldé è riuscito nell’impresa di qualificarsi per la seconda volta nella sua storia al Mondiale: dopo essere giunto addirittura ai quarti di finale in Corea e Giappone nel 2002, la selezione africana potrà contare su una rosa di calciatori in grado quantomeno di superare la fase a gruppi.

 

EGITTO: Anche l’Egitto, come Senegal e Tunisia, è stato inserita in terza fascia. Gli uomini guidati dall’ex Inter, Hector Cuper, hanno sfatato un vero e proprio tabù: sebbene abbiano vinto ben 4 coppe d’Africa negli ultimi 27 anni, l’ultima partecipazione ad un Mondiale risaliva addirittura ad Italia90. La classe di Salah, l’esperienza di Elneny, l’estro di El Mohamady potranno trascinare molto avanti l’Egitto.

 

SECONDA FASCIA

 

SVIZZERA: Dopo aver accarezzato il sogno di accedere al Mondiale dalla porta principale, la Svizzera è stata battuta ed acciuffata in classifica all’ultima giornata dal Portogallo, che per via di una migliore differenza reti si è aggiudicato il primo posto. Gli elvetici, fortunati nel play-off ad aver pescato l’Irlanda del Nord, non hanno brillato, conquistando il massimo risultato con il minimo sforzo (1-0 complessivo grazie ad un calcio di rigore inesistente). Le prestazioni opache hanno fatto scattare qualche campanello d’allarme ma per il momento ciò che conta è che la Svizzera disputerà per l’undicesima volta nella sua storia un Mondiale.

 

COLOMBIA: Grazie al pareggio ottenuto all’ultima giornata  in casa del Perù e alla contemporanea sconfitta del Cile in Brasile, la Colombia ha acciuffato in extremis il treno per Russia2018. Sarà difficile migliorare l’ottimo risultato conquistato in Brasile quattro anni fa, quando i cafeteros furono eliminati ai quarti di finale proprio dai padroni di casa, ma la rosa a disposizione del selezionatore Pekermann, soprattutto in gara secca, può giocarsela contro chiunque.

 

MESSICO: Con il successo ottenuto su Panama a settembre, il Messico ha concluso al primo posto il girone di qualificazione CONCACAF, ottenendo il pass diretto per il Mondiale. “El Tricolor”, sotto la guida dell’esperto c.t. Osorio, punta a confermare i buonissimi risultati ottenuti negli ultimi quattro anni tra Brasile2014 , Gold Cup, Copa America Centenario e Confederations Cup.

 

CROAZIA: Il secondo posto ottenuto nel gruppo I di qualificazione ha complicato i piani della Croazia: Modric e soci hanno dovuto strappare il pass per i Mondiali tramite gli spareggi. La Grecia, avversaria sulla carta ostica, è stata letteralmente abbattuta nella gara d’andata giocata in casa (4-1), rendendo di fatto il ritorno (0-0) una formalità. La tanta qualità a disposizione di Dalić, pone la Croazia tra le possibili outsider di Russia2018.

 

URUGUAY: Grazie alle 10 reti di Cavani (miglior marcatore della fase di qualificazione) e al contributo sempre prezioso di Luis Suarez (5 goal), l’Uruguay si è piazzato al secondo posto nel girone alle spalle del Brasile, guadagnandosi la tredicesima partecipazione della sua storia ad un Mondiale. Dopo aver centrato una clamorosa semifinale in Sud Africa del 2010, ed aver conquistato la Copa America nel 2011, non c’è stato un adeguato ricambio generazionale e, ad oggi, appare difficile immaginare la selezione uruguaiana protagonista assoluta in Russia.

 

PERÙ: L’ultima squadra a conquistare la qualificazione per Russia2018 è stata il Perù che si è aggiudicato lo spareggio contro la Nuova Zelanda (0-0 all’andata, 2-0 al ritorno in casa). La nazionale sudamericana tornerà a disputare un Mondiale dopo 35 anni (l’ultima apparizione era in Spagna82) regalando al 33enne Guerrero, miglior marcatore della storia della nazionale, la gioia di giocare la competizione calcistica  più importante al mondo.

 

Lunedì prossimo terzo ed ultimo appuntamento per conoscere più da vicino le altre 2 squadre  inserite in seconda fascia e le 8 nazionali che saranno teste di serie al sorteggio del prossimo 1 dicembre.

 

Ugo D’Andrea

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