La campagna di sensibilizzazione Spreco Zero impegnata nella sensibilizzazione sullo spreco alimentare torna anche quest’anno.
Spreco Zero è una campagna europea avviata nel 2010 da Last Minute Market e promossa dal Ministero dell’Ambiente e dall’Università di Bologna in collaborazione col Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari che cura il progetto “Reduce”.
Spreco Zero è curata dal professore e fondatore di Last Minute Market Andrea Segrè. Egli, attraverso questa campagna e la collaborazione di professionisti e cittadini, ha analizzato l’unico atto istituzionale sulla questione alimentare ovvero “Risoluzione del Parlamento europeo del 19 gennaio 2012 su come evitare lo spreco di alimenti: strategie per migliorare l’efficienza della catena alimentare nell’UE” ed ha avviato una serie di campagne di sensibilizzazione sul tema. E’ la campagna che ha sostenuto la convocazione degli Stati Generali dello Spreco in Italia e il 5 febbraio 2014 ha indetto la proclamazione della prima Giornata Nazionale di prevenzione dello Spreco.
“Lo spreco alimentare è un fenomeno che pone interrogativi sugli squilibri di consumo nel mondo e sulla disparità sociale tra chi spreca e chi non ha da mangiare. La FAO indica che sono 222 milioni le tonnellate di cibo buttato nei Paesi industrializzati, una cifra pari alla produzione alimentare dell’Africa Subsahariana (circa 230 milioni di tonnellate).” In un momento storico di forti disparità sociali ed economiche, questo progetto nasce con l’intenzione di sensibilizzare e rendere più consapevoli i cittadini sullo spreco alimentare. Gli sprechi avvengono in diversi momenti del percorso alimentare, dalla produzione agli ingrossi per finire sulle tavole dei cittadini che spesso fanno scelte non consapevoli.
Attraverso la campagna Spreco Zero i cittadini vengono spronati a seguire regole ben precise per limitare questo problema tra cui fare la lista della spesa e comprare solo ciò che è necessario, scegliere prodotti di stagione compatibili con le produzioni della terra in un certo periodo dell’anno, usare meno trasformati e più ingredienti che, oltre a ridurre gli sprechi, sono anche più salutari per l’organismo in quanto non subiscono trasformazioni chimiche, imparare a cucinare con quello che si ha in casa usando avanzi e scarti. Maggiore è il cibo buttato via maggiore è il numero di fertilizzanti, acqua ed emissioni di sostanze dannose che vengono impiegati nella produzione di altro cibo. Avere dei comportamenti responsabili, quindi, significa salvaguardare il nostro pianeta.
Dalla campagna Spreco Zero nasce anche “Waste Watcher”, un Osservatorio nazionale sugli Sprechi attivo per iniziativa di Last Minute Market. Esso è uno strumento scientifico e di approfondimento sulle cause dello spreco e sui comportamenti da assumere per ridurlo. Lo spreco di cibo è segnale di forte egoismo nei confronti di chi per le più svariate ragioni non può permetterselo e di mancanza di rispetto dell’ambiente. Prima di sprecare pensateci due volte!
Nicoletta Crescenzo