Una giornata di “ordinaria follia” è stata definita quella consumatasi in Senato per decidere l’approvazione o meno circa la Legge di Stabilità. Durante le giornate comprese tra il 19 e 20 Dicembre il testo decisivo tardava ad arrivare, fino a quando il viceministro dell’Economia Enrico Morando ha affermato: “non ho ancora il testo del maxiemendamento e non sono in grado di prendere un impegno preciso”.
Durante l’attesa alcuni componenti dell’opposizione hanno palesato e spettacolarizzato forme di protesta: membri della Lega Nord guidati da Calderoli hanno sbattuto le loro scarpe sui banchi per esortare una maggiore rapidità nella compilazione completa e corretta del patto di stabilità. Atti di protesta sono pervenuti anche da Forza Italia che ha abbandonato l’aula per inadempienze sul testo considerato “pieno di errori”. Inoltre il Movimento 5 Stelle si è esonerato dal voto chiedendo alla commissione di rinviare l’approvazione del provvedimento.
Il testo del maxiemendamento sulla legge è rimasto bloccato in quanto ne mancavano le coperture, e la Ragioneria dello Stato non ha potuto effettuare la bollatura. Al cosiddetto “ultimo minuto” Renzi ha riconvocato il suo gruppo a Palazzo Chigi, dove si è deciso di snellire il maxiemendamento tagliando fuori una ventina di leggi “marchette”, tra cui lo stop al pagamento delle accise per carburanti e alcolici rubati, la cancellazione di istruzioni per l’export di armi per uso sportivo o venatorio; oltre ad aver effettuato una serie di tagli alle nuove assunzioni per il Parco del Gran Paradiso e al contratto con la società dell’Eni, Syndial, per la bonifica e la riparazione del danno ambientale nel Sito inquinato di Pieve Vergonte.
Ovviamente i sindacati non ci stanno: Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Giovanni Torluccio, Segretari Generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl inducono alla mobilitazione tutte le Province d’Italia, chiedendo “un passo indietro su questi provvedimenti dannosi e insensati“. Questi vogliono concentrare l’attenzione sul rischio di esuberi per 20mila lavoratori a tempo indeterminato e del licenziamento per oltre 2mila precari. Secondo un comunicato Sindacale questi tagli “mettono a rischio il funzionamento dei servizi di area vasta, dalla sicurezza scolastica alla tutela ambientale, passando per la viabilità e le politiche attive sul lavoro.”
Tra le novità della Legge di Stabilità affiorano il blocco della Tasi e del canone Rai, l’inserimento del credito d’imposta Irap per gli autonomi e dei bonus riservati alle pensioni e le casse di previdenza da utilizzare per gli investimenti. Dalla legge di stabilità sono state escluse anche le direttive sull’emendamento delle royalties del pretrolio al dissesto idrogeologico e le disposizione per la la Telesina, l’Ismea, le camere di commercio estere. Ciononostante Renzi non ha voluto rinviare il voto a causa delle vacanze alle porte; egli è stato deciso ad abbozzare il tutto prima delle vacanze natalizie, ottenendo la rassicurata fiducia del Senato tra un mare di incertezze, con un bilancio positivo di 162 favorevoli contro i 37 voti contrari. L’approvazione definitiva della Camera avverrà entro lunedì 22. Frettolosamente è stata proposta anche la presentazione dell’Italicum che risulta essere un tema ancora più vago e instabile, ma che verrà calendarizzato entro gli inizi di Gennaio, non appena avutesi le dimissioni di Napolitano in qualità di Presidente della Repubblica.
Alessandra Mincone