Nel piccolo ma accogliente sottopalco del teatro Bellini, il 15 Dicembre è stata inaugurata la mostra di Vincenzo NolettoHumans of Naples”, che si svolgerà fino a metà Gennaio.

“Humans of Naples” è un progetto fotografico ideato circa un anno fa da Vincenzo, un semplicissimo e giovanissimo ragazzo che, partendo dal nulla e portando con sé solo la sua passione e la sua macchina fotografica, ha deciso di girare per le strade di Napoli per scattare foto agli abitanti della città con lo scopo di dare un volto a questa metropoli che non sempre è vista di buon occhio, non solo dagli stranieri, ma anche dagli stessi abitanti.

Quello che fa Vincenzo è molto semplice: ferma un passante che gli sembra interessante, gli spiega il suo progetto, gli pone quattro domande riguardanti la propria vita ed infine gli scatta una foto. Il fotografo ha risposto ad alcune domande per chiarire meglio gli intenti del suo lavoro.

Com’è nato “Humans of Naples”?

“Dopo un viaggio in Irlanda, durante il quale ho scattato tantissime foto, è nata in me una passione ancora più forte per la fotografia ed una volta tornato in Italia ho deciso che avrei dovuto fare questo per il resto della mia vita.

Mi è capitato così di imbattermi per caso nel progetto “Humans of New York” e da lì è nata l’idea di fare una cosa simile anche per quanto riguardava la città in cui abito, così ho cominciato a girare per le strade per fotografare le persone, l’unica differenza che c’è con “Humans of New York” è che ho deciso di porre quattro domande, per creare un legame tra chi guarda i ritratti che scatto quotidianamente e chi è stato fotografato.”

Quali sono le quattro domande e perché hai deciso di inserirle?
”Le domande sono:

Qual è la cosa più bella che hai fatto nella tua vita?
Qual è la cosa più brutta che hai fatto nella tua vita?
Cosa ami fare?
Cosa odi fare?

Sono domande molto insolite, che nessuno si aspetterebbe da uno sconosciuto e le ho inserite per rendere reali i personaggi delle mie foto e far si che, attraverso le risposte dei miei soggetti, gli spettatori possano entrare in contatto e capire bene la personalità dell’individuo ritratto.”

Come reagiscono le persone quando gli poni queste domande? Non sono diffidenti?

“Di solito non si fanno scrupoli a parlare, sono molto disponibili, si dilungano ed in genere amano rispondere alle mie curiosità. Non sono diffidenti perché con me non hanno bisogno di mentire, mi raccontano semplicemente la verità, anche perché le bugie le dici a chi conosci.”

Perché stai portando avanti questo progetto?

“Il mio intento è quello di far conoscere i Napoletani al mondo per quello che sono realmente, spesso i cittadini di questa magnifica città sono derisi e stereotipati ed io voglio dimostrare che invece Napoli è popolata da milioni di sfaccettature, tantissime persone con caratteri e storie diversissime. Vorrei che si conoscessero anche le tante cose belle di questo popolo perché sembra che ormai vengano a galla solo le cose negative.”

Qual è lo scopo finale di questa documentazione?
”Quello che vorrei più di ogni cosa al mondo sarebbe fotografare ogni singolo abitante di Napoli. Ho scattato 240 foto e per ora mi ritengo soddisfatto dei risultati ottenuti, ma la strada è ancora lunga. Per culminare questa esperienza, una volta arrivato ad almeno 500 foto, vorrei esporle tutte al PAN, sarebbe un sogno ad occhi aperti.”

Cosa hai imparato da questa esperienza e dalle risposte che ti hanno dato le persone?

“Ho imparato che i Napoletani non li abbatti mai. Molte delle persone che ho intervistato hanno combattuto ed hanno sofferto ma non si sono mai fermate, hanno deciso di reagire e trovare dai propri dispiaceri la forza per andare avanti, sono persone solari e piene di vita e mi fa piacere che siano stati così disponibili a rendere pubbliche le proprie storie.”

Dopo queste risposte così belle e cordiali, come può non venire la curiosità di fare un salto alla mostra? Sfortunatamente per ora sono esposte solo una trentina delle foto di Vincenzo ma nonostante questo l’emozione è assicurata perché le foto sono accompagnate dalle risposte che gli “Humans” hanno dato alle domande del fotografo e la gran parte di queste toccano davvero il cuore.

Attraverso questo splendido esperimento Vincenzo riesce ad entrare nell’anima delle persone e renderla viva e tangibile con quattro semplici domande.

Per ricevere più informazioni ed essere aggiornati sull’evento e sulle foto di Noletto questi sono i link delle pagine ufficiali:

http://www.humansofnaples.it/

https://www.facebook.com/humansofnaples.umanidinapoli

Daniela Diodato

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