Londra, l’ultimo grande appuntamento che precede la Coppa Davis, un torneo di lusso sull’indoor della capitale inglese, dalla struttura insolita: solo 8 partecipanti, i migliori dell’anno solare. Il risultato è probabilmente il torneo più deludente dell’anno.
Partiamo da cosa è accaduto prima: la Race, in italiano la “corsa”. La Race è la classifica che segna i punteggi solo all’interno di un anno, a differenza del Ranking ATP che stila la sua classifica in base ai punteggi paragonati all’anno precedente. Uno dei primi 8 della Race dà forfait prima dell’inizio del torneo: stiamo parlando di Rafa Nadal, che a causa l’operazione all’appendicite, chiude in anticipo la stagione. Al suo posto, il nono della Race: Cilic, vincitore dell’ultimo US Open.
Gli infortuni non sono però finiti qua: non solo il maiorchino è il grande assente ma dopo solo 2 match anche il canadese Raonic deve ritirarsi, al suo posto, a disputare una sola partita, lo spagnolo David Ferrer.
A concludere un torneo travagliato, ecco la clamorosa rinuncia da parte di Roger Federer a giocare la finale di domenica 16 Novembre. Il giorno dopo aver battuto Wawrinka (4-6 7-5 7-6) nell’unica grande sfida che ci ha offerto il torneo, lo svizzero, causa mal di schiena, senza neppure scendere in campo per la finale lascia il titolo a Novak Djokovic.
Fin lì il cammino dello svizzero e del serbo erano stati paralleli: entrambi favoriti ed entrambi sul tappeto rosso nel Round Robin. Nella prima parte del torneo (sezionata in 2 gironi da 4 giocatori ciascuno, in cui solo i migliori 2 dopo 3 match accedono alle semifinali) entrambi non hanno perso neppure un set: Djokovic ha sconfitto Wawrinka stesso, Berdych e Cilic. Mentre Federer ha annientato Nishikori, Murray e Raonic (prima che si ritirasse). Entrambi primi dei loro gironi, il serbo ha affrontato Nishikori in semifinale sconfiggendolo 6-1 3-6 6-0, mentre Federer, come scritto poc’anzi, contro il connazionale Wawrinka. I due, tra l’altro, si ritroveranno fianco a fianco nella finale di Coppa Davis proprio contro la Serbia di Djokovic, motivo principale per cui Federer non ha voluto forzare le sue condizioni fisiche già in tilt.
Sarebbe, dunque, stata un’ipotetica bellissima finale: i due giocatori più in forma al momento ed i primi numeri 2 del mondo. Una finale che mai potremo vedere, purtroppo. Al termine di un torneo non certo indimenticabile, incoronato, perciò, il serbo Novak Djokovic per il terzo anno consecutivo al Master di Londra.
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Raffaele Cianni