Investire senza correre eccessivi rischi: sono in molti a volerlo, pur partendo dal fatto che non si tratta di un qualcosa sempre possibile, come la situazione attuale evidenzia. Il momento particolare nel quale gli indici azionari sono sottoposti a forti tensioni e il petrolio naviga ai minimi storici suggerisce quanto sia complesso, nei periodi di crisi, trovare asset sui quali puntare con la sicurezza di riuscire a guadagnare.
O almeno di non perdere i propri soldi, di mantenerne inalterato il valore: che poi molto spesso è questo l’obiettivo principale di chi investe quando le cose vanno male. Alcune soluzioni efficaci esistono: vediamo qualche consiglio per investire limitando i rischi.

Il bene rifugio per eccellenza: l’oro

Il primo asset su cui si poggiano gli occhi degli investitori, nei momenti di crisi, è naturalmente l’oro. Considerato un bene rifugio in quanto proprio in concomitanza con il calo generalizzato dei mercati è in grado comunque di resistere e consentire guadagni di non poco conto.
Basta in effetti vedere i grafici relativi alla sua quotazione per accorgersi di cosa voglia dire puntare su questo metallo prezioso: nel corso dell’ultimo mese ha messo a segno una crescita del 2,77%, che sale al 18,37% nel corso dell’ultimo semestre e addirittura al 36,32% se il riferimento è ad un anno. Considerato come la crisi innescata dal coronavirus sarà prevedibilmente lunga, si tratta di una scelta per investire assolutamente garantita.

I BTP Italia Pro Covid-19

Un secondo strumento che potrebbe rivelarsi foriero di soddisfazioni è rappresentato dai Buoni del Tesoro Pluriennali Pro Covid-19. Si tratta del prodotto messo in campo dal nostro Paese con l’obiettivo di coprire le esigenze legate all’emergenza coronavirus, rivolto in particolare ai piccoli risparmiatori.
Le caratteristiche di questo titolo sembrano molto promettenti, considerato che il tasso minimo garantito è stato stabilito all’1,4% e potrebbe essere ritoccato in senso ancora più favorevole per i sottoscrittori. Ad esso occorre aggiungere l’eventuale rivalutazione per inflazione e il premio fedeltà dell’8 per mille destinato a coloro che terranno il titolo sino alla scadenza. A conferma della bontà di questi titoli, va sottolineato come la risposta dei piccoli risparmiatori sia stata in effetti entusiastica.

Investire in conti deposito

Altro strumento che può essere considerato discretamente remunerativo è rappresentato dai conti deposito. In questo caso parlare di investimento è forse improprio, trattandosi in realtà di un tipico strumento di risparmio.
I conti deposito sono conti correnti che permettono soltanto di depositare una somma iniziale e tenerla bloccata sul conto ricavandone, in cambio, un interesse più alto rispetto a quello garantito dai conti correnti bancari. Il rendimento può essere più o meno alto, a seconda del fatto che il deposito sia vincolato o meno, ovvero che i soldi possano essere ripresi prima della scadenza prevista o meno.
E se i rendimenti garantiti sono stati sostanzialmente abbattuti da anni di Quantitative Easing, i conti deposito possono comunque rappresentare una soluzione da valutare per chi non intenda correre rischi.

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