“In fondo è divertente quando ti fanno il funerale e poi li smentisci.”
Non è la parte estrapolata da una famosa commedia degli anni ’90 bensì le dichiarazioni di Gianluigi Buffon dopo gli errori commessi contro l’Udinese e la Spagna con la maglia della Nazionale.
E la smentita non si è fatta attendere. Teatro dell’impresa è stato l’ultramoderno stadio Parc Olympique Lyonnais, casa del Lione, dove Superman Buffon si è letteralmente superato, permettendo alla Juventus di portare a casa tre punti in una gara quasi perduta, giocata per più di mezz’ora in 10. Una prestazione da Oscar, restando in tema cinematografico, che in qualche modo zittisce chi in questi giorni aveva osato affermare che stesse calando il sipario sulla carriera del portierone azzurro.
MIRACOLI – I quattro gesti che sono meritevoli di essere almeno visionati dalla Chiesa per accertare se siano o meno azioni ultraterrene sono in ordine: un rigore parato, salvataggio su tiro deviato e respinta su un colpo di testa ravvicinato.
Il tiro dagli undici metri neutralizzato è già da sè un miracolo, dato che l’ultima volta che Buffon ha ipnotizzato un avversario è stato nel 2003. Il calciatore fu Luis Figo, l’occasione la semifinale di ritorno con il Real Madrid. Tredici anni dopo cambia il blasone della squadra ma no quello del calciatore. Alexandre Lacazette, considerato dagli addetti ai lavori uno dei migliori attaccanti in circolazione, dà il via alla serata eroica del portiere juventino facendosi bloccare il tiro dal dischetto. Il secondo miracolo avviene su un tiro deviato; a portiere battuto, come si dice in gergo, Buffon alza la mano di richiamo mandando la sfera sopra la traversa. Mani nei capelli dei tifosi francesi alle spalle della porta juventina e applausi a distanza del collega Lopes che resta praticamente incredulo. Come se non fossero bastati due, arriva addirittura arriva il terzo gesto divino. Colpo di testa di Tolisso ad un metro dalla porta che il numero uno bianconero respinge con un riflesso degno di un ragazzo di vent’anni. Risultato? 0-1 per la Juventus con una perla di Cuadrado, anche se con voto unanime Buffon è stato eletto protagonista della serata, tanto da ricevere un voto 9, per gli amanti del fantacalcio, assegnatogli dalla Gazzetta dello Sport.
Il quarto miracolo lo aggiungiamo noi e lo indichiamo nelle interviste rilasciate nel post-gara da un Buffon provato e deluso che dichiara: “Non è stata rispettata la mia carriera, poche critiche sensate in un mare di stupidate”. Una reazione insolita da chi per più di venti anni è sempre stato al di sopra delle regole del gioco mediatico, a volte troppo dure anche con una carriera come quella dell’estremo difensore juventino. “Mi avevano già fatto il funerale, ma non troveranno nessuno“. Scherza ma non troppo Buffon, rincarando la dose.
IL MIGLIORE? – É risaputo che dopo una vittoria sono tutti pronti a salire sul carro. Allora non sono mancati gli attestati di stima da parte della stampa, dai tifosi e dai colleghi. Il primo che è andato a complimetarsi e ad accaparrarsi un possibile cimelio è stato Cornet, giovane attaccante dei transalpini, che è addirittura di un anno più piccolo della carriera di Buffon. Il mondo social subito sforna le sue reazioni. La prima è stata quella di De Gea (uno che di miracoli se ne intende) che con un tweet rappresentato da due manine e due ‘Top’ ha voluto anche lui sottolineare la prova mostruosa del collega. Addirittura pochi giorni fa è arrivato l’ambito Golden Foot, a dimostrazione della riconoscenza nei confronti di una carriera ineguagliabile. Dunque la solita domanda aleggia nel mondo social e non solo: è Buffon il miglior portiere della storia? Difficile pronunciarsi, paragonare atleti di epoche diverse, soprattutto con chi ha ancora pagine importanti da scrivere. Il prossimo obiettivo dichiarato sono i mondiali di Russia 2018, magari dopo esser andato a un funerale…di chi lo dava per finito.
Ivan D’Ercole