Napoli, capitale della Pizza. È nel Regno di Napoli, infatti, che a metà del Settecento avvenne il primo incontro tra la pasta della pizza e il pomodoro. E da allora che nacque la ricetta, usata ancora oggi, della vera pizza napoletana. Piatto semplice, ma assai gustoso, era amato dal popolo e dai nobili; ed è proprio in onore di una donna di sangue reale che ebbe origine la Pizza Margherita: nel 1889, per onorare la Regina d’Italia Margherita di Savoia, il cuoco Raffaele Esposito creò la Pizza Margherita, accostando su di essa i colori della bandiera italiana: il rosso del caldo e saporito pomodoro, il bianco della filante mozzarella e il verde del fresco basilico.
Col tempo la pizza è cresciuta: l’impasto, il gusto, la ricetta non sono cambiati, ma il suo valore e la sua importanza si sono evoluti. Non più un semplice alimento, è diventata parte, anzi simbolo della cultura napoletana, al pari delle commedie di Totò e Troisi, delle canzoni di Caruso; espressione quasi poetica dei sapori e degli odori partenopei. Ancora, non solo semplice alimento, ma momento di aggregazione, socializzazione, di scoperta e riscoperta della tradizione partenopea; tutto racchiuso, quasi sempre a libretto, in un mix di ingredienti tutti da gustare.
È diventata non solo simbolo della città in cui è nata, ma segno distintivo, di vanto e prodotto culturale dell’intera nazione; esportata, imitata, studiata e gustata non solo a Napoli, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. È proprio lei infatti la protagonista del “Pizza Festival“, che dal 22 Giugno al 6 Luglio avrà luogo in numerose città: a partire da Napoli, ovviamente, fino ad arrivare a New York, passando per il Brasile, a San Paolo e volando poi in tante altre città ancora.
Ben 500 pizzerie, di tutto il globo, contraddistinte dal marchio “Vera Pizza Napoletana“, parteciperanno alla manifestazione per celebrare, durante questi quindici giorni, la cultura e la ricetta de a’ pizza. Il Festival sarà colmo di eventi: quattro percorsi turistici ed enogastronomici (tra i vicoli del centro storico, nel quartiere Pignasecca, tra Chiaia e il lungomare e, infine, alle antiche porte di Napoli); laboratori educativi su come, dove e con cosa mangiare la pizza (consigli e seminari per il pubblico dalla durata di 30 minuti); convegni, ad opera della Facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, sulla digeribilità della pizza; contest tra i più esperti cuochi, che si batteranno a colpi di impasti; show cooking; eventi nelle pizzerie e la mostra fotografica “Tu vuò fa il Napoletano…” con gli scatti di Oliviero Toscani. Ancora, le pizzerie protagoniste si batteranno per il concorso mondiale per ottenere il titolo di pizzeria migliore AVPN 2015, e per decretare il vincitore si esprimerà il pubblico sul web, insieme a giornalisti e blogger del settore, e infine la squadra vincitrice della partita Vera Pizza World Cup si aggiudicherà il titolo. Ma non è tutto: anche il pubblico potrà cimentarsi in una piccola sfida online, perchè su instagram verrà creato il contest fotografico “Vera Pizza“, aperto al pubblico.
Insomma una vera immersione nella cultura partenopea, attraverso un percorso che parte dai primi passi, pardòn, dai primi impasti di acqua, farina e lievito fino alle più fantasiose e ricche ricette, a volte quasi azzardate e inimmaginabili per un buon napoletano, che vengono sperimentate oggi in tutto il mondo.
Lucia Ciruzzi