Qualche mese fa l’UEFA ha pubblicato un report molto interessante sul tema della sostenibilità degli stadi europei. L’occasione è stata delle più prelibate: l’evento degli Europei di Calcio EURO 2024 svoltisi in Germania, che ha sancito ancora una volta quanto siano importanti i passi in avanti effettuati dalle istituzioni di governo, dalle federazioni e dai club calcistici per rendere gli stadi e lo sport più sostenibili.
Valutiamo insieme qualche dato.
Gli spostamenti e l’accessibilità
Prima di tutto, un dato che ha contribuito a snellire il traffico, pur in contesto di grandissimo afflusso. Secondo il report, infatti, più dell’80% degli spettatori che hanno assistito ai match dei campionati europei ha raggiunto l’impianto attraverso dei mezzi di trasporto pubblici.
Decisivi, in tal senso, le convenzioni che hanno agevolato l’acquisto di biglietti di viaggio, e resa gratuita la fruizione di tram e altri mezzi, in alcune situazioni di particolare congestione.
Peraltro, prosegue il report, gli stessi trasferimenti delle squadre sono avvenuti per il 75% tramite pullman o treno, minimizzando così il ricorso all’aereo. Ha giocato un ruolo importante, in questo caso, la deliberata decisione di far disputare le partite in un unico Paese e con distanze relativamente ridotte rispetto a quelle che si sarebbe dovuto ricoprire con un’organizzazione multiterritoriale.
Tra gli altri dati di maggiore rilievo che derivano dall’esperienza dell’ultima competizione internazionale, emerge anche il fatto che a EURO 2024 hanno assistito 10 mila persone con disabilità, e che un totale di 41 mila spettatori hanno potuto usufruire del servizio di commento audio-descrittivo durante le partite.
Innovazioni tecnologiche e risparmio energetico
Un altro aspetto di particolare importanza in tema di sostenibilità, e che ha riguardato i moderni stadi tedeschi, è stato relativo anche al consumo energetico.
Gli impianti di ultima generazione sono infatti stati dotati di pannelli solari e di sistemi di recupero dell’acqua piovana, abbracciando così una vera e propria trasformazione green che ha permesso di ridurre i consumi energetici del 40% rispetto alle precedenti edizioni degli Europei.
Peraltro, gli appassionati che seguono le schedine di calcio già pronte hanno potuto facilmente notare come questi miglioramenti abbiano anche influenzato positivamente le condizioni di gioco, garantendo campi sempre perfetti grazie ai sistemi di irrigazione intelligente.
Il ruolo dei tifosi nella sostenibilità
Sempre in questo contesto, giova condividere come la UEFA abbia ben evidenziato come il coinvolgimento dei tifosi sia stato cruciale per il successo delle iniziative sostenibili. Sono infatti state implementate campagne di sensibilizzazione per la raccolta differenziata e la riduzione degli sprechi alimentari durante lo svolgimento dell’evento, con risultati degni di nota.
Il 90% dei rifiuti prodotti durante l’evento è infatti stato riciclato o compostato e, inoltre, il cibo non consumato è stato donato a organizzazioni benefiche locali, evitando sprechi e supportando le comunità circostanti.
Un impatto positivo e una lezione per il futuro
In conclusione di questo breve approfondimento, è anche utile rammentare come la sostenibilità non riguardi certamente solo l’ambiente. Gli stadi moderni sono infatti stati concepiti come strutture polifunzionali, utilizzabili tutto l’anno per eventi culturali e sociali. Un approccio che ha generato nuovi posti di lavoro e opportunità per le comunità locali. Durante EURO 2024, sono stati creati oltre 5.000 impieghi temporanei e 1.000 posizioni permanenti legate alla gestione delle strutture rinnovate.
Il successo delle iniziative sostenibili di EURO 2024 ha posto le basi per ulteriori sviluppi. La UEFA ha annunciato un piano quinquennale per rendere tutti gli stadi delle principali competizioni europee carbon neutral entro il 2030. Un ambizioso obiettivo che prevede l’installazione di sistemi di energia rinnovabile, il potenziamento del trasporto pubblico e l’implementazione di tecnologie smart per la gestione delle risorse. La trasformazione degli stadi in strutture sostenibili è dunque un esempio concreto di come lo sport possa influenzare significativamente il cambiamento verso un futuro più green e inclusivo, dimostrando che l’attenzione all’ambiente può coesistere con lo spettacolo e la passione del calcio.