L’urna di Nyon ha formulato otto accoppiamenti, otto sfide che si consumeranno tra febbraio e marzo del 2015.
La distanza temporale non permette previsioni, troppi i fattori che entrano in gioco in un periodo di due mesi. La condizione atletica o quella mentale, per esempio, possono trovare un certo equilibrio già all’inizio di una stagione e durare sino alle battute finali, ma possono verificarsi pericolosi alti e bassi, picchi e cali di rendimento legati ad infortuni, turni infrasettimanali e vicende extracalcistiche che annullano totalmente la facoltà di stabilire con certezza un vincitore con un così largo anticipo. In particolare, ci sono tre sfide in cui potrebbe regnare l’equilibrio. In questi casi sarà fondamentale poter preparare al meglio le due partite.
Il Chelsea di Mourinho ha tutte le carte in regola per arrivare sino in fondo quest’anno. Sta trovando una grande costanza nei risultati; prepara bene le partite; lo spogliatoio è unito e la condizione atletica può essere monitorata con serenità. Solo l’Atletico, nell’ultima edizione, riuscì ad interrompere il tragitto degli uomini di Mou, peraltro il semifinale. La quarta eliminazione ad un passo dalla finale per il tecnico portoghese.
Stavolta il primo ostacolo è di quelli che non vorresti incontrare: il Paris Saint-Germain di Ibrahimovic. I parigini vogliono vendicare l’eliminazione della scorsa stagione, proprio ad opera dello Special One nei quarti. La motivazione più valida, in realtà, sembra essere un’altra, infatti, Ibra e soci devono dimostrare che il progetto sia valido e e vincente.
La doppia sfida più attesa e più equilibrata del primo turno ad eliminazione diretta è proprio PSG-Chelsea. Sarà importante, per entrambe le formazioni, arrivare con la rosa al completo al grande appuntamento, in ottima condizione fisica e mentale.
Poteva andar meglio anche al Manchester City, che pesca il Barcellona per il secondo anno consecutivo. L’anno scorso non fu un grosso problema per Messi e compagni eliminare i Citizens (dopo aver sbloccato l’incontro i catalani non trovarono più opposizione negli avversari), ma stavolta rischia di essere diverso. Gli uomini di Pellegrini sembrano cresciuti, sotto il profilo psicologico, come ha testimoniato l’ultima sfida europea, quella dell’Olimpico. L’esperienza, le figuracce legate a prestazioni mediocri e mancati superamenti del girone, hanno temprato i diversi talenti di casa City. Sarà un impegno corroborante in ogni caso, anche per il Barcellona. I blaugrana, infatti, dal canto loro, vogliono fare meglio della scorsa stagione, quando uscirono di scena per mano dell’Atletico, ai quarti. Anche in questo caso sarà fondamentale valutare le squadre nei giorni immediatamente precedenti le partite, perché un solo fattore avverso potrebbe portare una formazione o l’altra all’eliminazione.
In equilibrio anche la sfida che vede coinvolta l’unica italiana ancora protagonista: Juventus – Borussia Dortmund. Al di là della stagione dei bianconeri, che con Allegri stanno trovando nuove e proficue soluzioni tattiche, bisogna prendere nota dell’enigmatica stagione dei tedeschi. La squadra di Klopp è inchiodata sul fondo della Bundesliga dall’inizio della stagione, con prestazioni davvero deludenti anche da parte di alcuni degli uomini più rappresentativi. In Europa, invece, si trasforma e schianta i propri avversari con grande semplicità: 4 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta, un bottino davvero ghiotto. Le assenze hanno contribuito a rendere contorta questa prima parte di stagione, Reus non ha mai dato realmente sfoggio del suo talento, Mkhitaryan è nettamente al di sotto di ogni aspettativa, ed ora è anche infortunato. La difesa ha perso pezzi per strada, solo nelle ultime settimane si sta ricomponendo. Quando arriveranno gli ottavi la formazione dovrà essere in condizione di dare il 100% sul campo, dinanzi ai bianconeri affamati di riscatto in campo europeo.
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Alessandro Cappelli