Il Gran Premio del Bahrein sarà la quarta prova del Campionato Mondiale di Formula Uno 2015. Un circuito suggestivo, sul quale le temperature alte sembrano dover fare il gioco della Ferrari e che, negli scorsi anni, ha parecchio fatto parlare di sé. A Sakhir, domenica, scendono in campo Davide contro Golia, le Ferrari contro le Mercedes, con queste ultime che faranno sì un gran luccichio sotto i fari di Manama – e capirai il grande orgoglio tedesco – ma dovranno stare attente al passo gara delle due Rosse di Maranello.
È bene, prima di tutto, fare un po’ d’ordine, e prepararci al meglio all’appuntamento di domenica. Ripercorriamo velocemente, in questi cinque punti, le ultime giornate:
– naturalmente non si può non partire da Kimi Raikkonen, che sembra aver trovato il rinnovo definitivo con la Ferrari almeno per la stagione 2016. Il finnico ha iniziato la stagione ottimamente e sostiene di trovarsi a suo agio a bordo della SF15-T, con cui finora ha conquistato 24 punti frutto di un ritiro, due quarti posti e una dose considerevole di sfortuna. Non fosse per qualche sbavatura in qualifica, probabilmente, avrebbe soffiato almeno una volta il terzo posto al compagno di squadra, Sebastian Vettel, che dal canto suo ora si gode una meritata seconda posizione nel Mondiale piloti. Intanto Raikkonen, fresco di rinnovo, ha girato con il più veloce dei tempi in FP1 e con il terzo in FP2 (dove ha comunque impaurito le Mercedes per l’ottimo passo gara). Lui non è ancora soddisfatto, anzi crede di dover e soprattutto di poter fare sempre meglio. L’antidoto Arrivabene lo ha completamente risanato, in un ambiente certamente diverso e meno convenzionale, in cui la fa da padrone il gruppo. E chissà che questa volta non ci scappi il podio…
– togli “uomo” e da Iceman ti ritrovi fra le mani un ICE, in soldoni il propulsore termico – e non l’intera Power Unit che è formata da sei elementi fra termico e ibrido – che la Ferrari ha sostituito in occasione del Gran Premio del Bahrein. Quelli che all’inizio erano soltanto rumors e voci di corridoio sono stati prontamente confermati dall’addetto stampa del Cavallino Alberto Antonini, che ha parlato di “un cambio di routine” che, più che a malfunzionamenti del precedente (si era detto di alcune crepe sul blocco del V6 di entrambe le monoposto), è legato alla tendenza di voler mantenere costante e alta l’affidabilità;
– ricordate il 2011 del Bahrein? Un anno da dimenticare, in cui il Gran Premio fu annullato in seguito ai disordini sociali del Regno, che portarono a un bilancio di 200 feriti e ben 3 morti. Mobilitato dalle compagini religiose di sciiti e sunniti principalmente, gli scontri minarono alla sicurezza della gara e relegarono anche gli stessi piloti in un forte stato di tensione. Il risultato, circa quattro anni dopo, sorride almeno agli appassionati, mentre il Paese continua a vivere nell’oscurantismo politico di uno Stato che si professa filooccidentale da un lato, ma dall’altro mette ancora a tacere i diritti dei singoli. Che sia la F1 il contesto perfetto per la popolazione di guardare per un attimo al mondo cittadino;
– tenere i nervi saldi, vincere tutte le battaglie psicologiche. Sarà questo, forse, il più grande monito di Nico Rosberg, che ha avuto un battibecco con Hamilton dopo la fine del Gran Premio di Cina, accusandolo di aver volontariamente abusato della posizione in gara per rallentare il compagno di squadra. All’indomani del suo secondo titolo mondiale Lewis Hamilton è maturato come l’uva su un albero, diventando freddo e calcolatore, paziente e delicatamente spietato. Non più il Lewis di una volta, ma stranamente più maturo. Bisognerà stare a guardare soprattutto in gara se il compagno di squadra Nico Rosberg sarà capace di spodestarlo dalla figura di leader proximo della F1 2015, o se lascerà ancora all’inglese spazio necessario per imporre il suo dominio incontrastato,
– se la Ferrari è la diretta concorrente, ci chiediamo, chi sono i concorrenti della diretta concorrente? Al momento parrebbe strano non dire Williams, e ancora più strano non nominare Red Bull nemmeno tra i primi…
“La vettura mi dà molta fiducia, oggi per noi le cose sono andate bene”, ha dichiarato Rosberg. Durante il primo turno le Mercedes non avevano cercato la prestazione dal momento che non sarebbe stato indicativo lavorare in condizioni poco veritiere in vista di qualifiche e gara: “Le PL1 sono state abbastanza inutili, invece è stato veramente importante sfruttare al massimo il secondo turno compiendo così tanti giri”.
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Nicola Puca