Sul campo da gioco ci sono alti e bassi, prestazioni eccellenti o grandi delusioni, ma sul campo dei libri contabili i numeri non mentono. E infatti la sfida al top d’Europa si fa a colpi di calciomercato, con i giocatori più forti del continente e del mondo corteggiati e spesso conquistati dai campionati più affascinanti e anche, e soprattutto, da proposte di ingaggio stellari. Quali sono le mete preferite dai calciatori oggi? Ma naturalmente la Premier League inglese, innanzitutto, seguita dalla Liga spagnola e dai fondi arabi del Paris Saint Germain, fino alla superpotenza calcistica del Bayern Monaco.
Il sogno Premier League
Oggi il campionato più bello, divertente, avvincente e ambito da qualsiasi calciatore si trova in Inghilterra. È lì che si trovano i calciatori più forti, le squadre che più di qualsiasi altra possono arrivare ai grandi obiettivi delle coppe più importanti del continente e soprattutto possono garantire degli ingaggi enormi per i calciatori oltre a offerte stellari alle altre squadre per accaparrarsi le stelle del calcio mondiale. Ed è qui che si trova la squadra che più di tutte al mondo quest’anno ha speso soldi: il Chelsea. Nell’estate 2024 il club di proprietà di Todd Boehly ha infatti speso la cifra monstre di 462 milioni di euro, a fronte di incassi dal mercato per 267 milioni. Caicedo, Nkunku e Romeo Lavia gli acquisti top che però in questo inizio di campionato non stanno dimostrando il loro vero valore con i londinesi in affanno nelle parti basse della classifica. Dal quarto al nono posto nella speciale classifica delle rose più “preziose” d’Europa ci sono ancora Tottenham, Manchester City e Manchester United, Arsenal e Liverpool. Insomma, come si vede, i soldi veri circolano in Inghilterra ed è solo grazie ai soldi veri che si possono costruire rose di valore come ad esempio il City, dopo anni di tentativi finalmente vincitrice della prima Champions League della sua storia e accolto in città con una grande festa in giro per la city. Una rosa che ha un valore complessivo di 977,30 milioni di euro con Haaland, Foden, Rodri, Bernardo Silva e tanti altri campioni.
La Liga
Altra meta preferita di ogni giocatore con ambizioni di vittoria è certamente la Liga spagnola, alla ricerca di un posto in squadre come Barcellona o il Real Madrid, squadra puntualmente ai vertici dei pronostici sul campionato spagnolo come dimostrano le quote sulla Liga ma tenuta in enorme considerazione anche in campo internazionale. I Blancos andranno anche quest’anno alla ricerca della Champions League, l’anno scorso sfuggita in semifinale ad opera del City di Guardiola. E per fare questo si sono costruiti una rosa incredibile, il cui valore totale è di 991 milioni e che vede in Vinicius Junior, Bellingham, Federico Valverde e Rodrygo i giocatori di maggior pregio. Come valore della rosa c’è ovviamente anche il Barcellona, con un costo totale di 814 milioni di euro, ma sul piano del rendimento la storia è diversa a causa di guai finanziari che si ripercuotono anche sulle prestazioni sportive dei blaugrana.
La Ligue1
La prima divisione francese è il Paris Saint Germain. Senza di essa sarebbe un campionato anonimo, siamo chiari. D’altronde basta guardare nomi e numeri della squadra della capitale francese con il presidente della squadra, Nasser Al-Khelaifi, grazie anche alla Qatar Sport Investment e al potere che l’Arabia Saudita ha sul calcio. Infatti in dieci anni questi hanno speso la bellezza di un miliardo e mezzo di euro in acquisti di giocatori. Grazie a questa spesa sono stati vinti 27 titoli nazionali, tra scudetti e coppe, ma ancora nulla sul piano internazionale. E il valore attuale della rosa non scherza, aggirandosi sul miliardo di euro. D’altronde in organico ci sono giocatori come Kylian Mbappé, stella francese che da solo vale 180 milioni, ma anche Randal Kolo Muani, altro gioiellino d’oltralpe da 80 milioni. E poi Marquinhos, Hakimi, Dembélé e tanti altri campioni che valgono fior di milioni. Sembra quasi una squadra costruita al fantacalcio, dove tanti campioni vengono collocati in un solo club dal valore stellare. Poi certamente ci sono altri ragionamenti da fare, altre strategie da attuare. Le coppe non si vincono solo con “le figurine”, come si suol dire in questi casi. Serve una dirigenza all’altezza, un allenatore che sia in grado di mettere insieme le caratteristiche e le forti personalità di tutti questi campioni per assemblare una squadra dal piglio vincente. Chissà se questo sarà l’anno buono anche per i francesi.