“Fare l’impossibile è una specie di divertimento” . Quando Walt Disney pronunciò questa frase , Marc Marquez ancora doveva nascere. Chissà se qualcuno gliel’abbia mai recitata nel corso della sua vita. Fatto sta che lo spagnolo si diverte davvero a sbalordire gli altri, migliorando sé stesso. Il pilota ventitreenne della Honda vince il Gran Premio di Motegi e matematicamente il quinto titolo mondiale della sua carriera (terzo da quando corre in MotoGP) . Complici le cadute giapponesi degli inseguitori Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, Marquez allunga irrimediabilmente in classifica sui due inseguitori. Sono, infatti, 77 i punti di distanza tra lui e Rossi, secondo in classifica, contro i 75 totali disponibili degli ultimi 3 gran premi. Lo seguono rispettivamente al traguardo Dovizioso e Viñales, autori, comunque, di un’ottima corsa.
La Gara: Doveva essere il Gran Premio di Valentino Rossi visti gli ottimi tempi nelle libere e la Pole position dopo le qualifiche. Alla partenza ,però , Rossi perde lo smalto e la reattività e Marquez e Lorenzo lo superano. Comincia una diatriba a 3 lì davanti che porta alla caduta, a 17 giri dal termine, del Dottore. Il pesarese perde l’anteriore in curva 10 dicendo addio alla piccola speranza di poter vincere il decimo mondiale della sua carriera. A –5 giri tocca a Lorenzo scivolare in circostanze del tutto simili a quelle del suo compagno di scuderia. Il maiorchino perde il secondo posto. Ad approfittarne sono la Ducati di Dovizioso e la Suzuki di Viñales. Marc Marquez vince il gran premio e il titolo mondiale proprio in quel Giappone casa della sua scuderia
Marc Marquez : La fortuna è innamorata dei giovani feroci, calcolatori ed audaci perché in grado di comandarla, diceva Niccolò Machiavelli. Chissà che non stesse preannunciando il quinto titolo di Marc Marquez. Il pilota spagnolo vince un campionato del mondo fatto di eventi paradossali, culminati con la sua vittoria. Marc ha la capacità di leggere le gare più difficili, di non essere irruente e precipitoso. Ha pazienza in ogni gara del mondiale. Rientra prima degli altri in caso di pioggia e apre il gas nei momenti proprizi. Fa le scelte giuste, sbagliando pochissimo e imparando dai suoi errori. Alla fine ottiene il premio più gratificante e prestigioso. Intervistato a fine gara, Marquez ha espresso tutta la sua gioia e tutto il suo stupore : “ Non me lo aspettavo, questa volta ho avuto un po’ di cu*o. Dopo gli errori della passata stagione, era importante quest’anno tornare alla vittoria. E’ stata una bellissima stagione e voglio dedicare questa vittoria a mia nonna, che quest’anno è venuta a mancare.[…] Ho visto che Rossi era caduto e ho spinto al massimo per vincere, poi dai box mi hanno informato della caduta di Lorenzo e sono stato felice. Dopo ho commesso anche un errore, perdendo una marcia, era difficile restare concentrato. E’ stato speciale tornare a vincere dopo la scorsa stagione[…]E’ stato difficile diventare più calcolatore, ma l’ho imparato perdendo il campionato scorso, pagando caro la troppa voglia di vincere. Così ho imparato a gestire le gare.”
Valentino Rossi: Marquez vince un mondiale costruito sugli errori di Valentino. Con quello di oggi sono 4 i ritiri di Valentino Rossi quest’ anno , dopo quelli Cile, Mugello e Olanda. Il Dottore legge male troppe gare. Pecca di impulsività e tracotanza e gli dei della MotoGP non lo perdonano. La caduta di Motegi è il riassunto dell’intera stagione di Valentino, potenzialmente più forte dell’anno scorso, ma di fatto meno concreto e razionale del suo rivale Honda. Alla fine vince il migliore , quello più lucido, quello più attento. Ad ammetterlo è lo stesso pilota della Yamaha, che , intervistato, ha dichiarato: “È stato un peccato, ce ne torniamo a casa a mani vuote nonostante un buon week end in cui sono sempre stato veloce, una bella pole e buone sensazioni. Con Marc forse sarebbe stata dura, ma avevo un buon passo e potevo giocarmela. Dopo la partenza ho avuto più problemi di Marquez a sorpassare Jorge, lì ho accumulato un secondo e ho cercato di recuparare, ma sono caduto. Non mi pareva di essere arrivato lungo quando sono arrivato alla staccata, ma la moto mi è partita senza preavviso[…]I rimpianti ci sono e sono dovuti al fatto che sono sempre stato veloce in ogni gara, ma ho fatto degli errori e c’è stata la pesante rottura del Mugello. La verità, comunque, è che non siamo mai stati davvero in lotta per questo campionato.” Vale, però, non demorde e punta al secondo posto :” Ora però c’è il secondo posto da conquistare contro Lorenzo, ci sono tre belle piste speriamo di fare bene”
Jorge Lorenzo : “Uno squalo senza fame”. Lorenzo appare troppo appagato del successo clamoroso della passata stagione. Dopo un buon inizio non riesce mai a impensierire concretamente Marquez. Sono tanti gli errori che commette. 3 Cadute e 3 piazzamenti in gara oltre il decimo posto condizionano la gara. Ha una grande chance, ma la spreca cadendo nella rete del circuito giapponese. Alla fine la critica a sé stesso e alla scelta delle gomme : “Abbiamo sbagliato la scelta delle gomme. Ad Aragon abbiamo fatto quella giusta, questa volta abbiamo sbagliato. Per il mio stile di guida il pneumatico morbido è molto meglio, avrei potuto lottare con Marquez. Sono molto dispiaciuto, perché avevo l’ opportunità di raggiungere il secondo posto nel campionato vista la caduta di Rossi. Ci sono state molte cadute quest’anno a causa delle gomme, la Michelin sta facendo un grande lavoro per migliorarle ma non è abbastanza.” Complimenti, infine, per Marquez :“Ha vinto il migliore “
Dovizioso e Viñales: Dovizioso mantiene un buon passo per tutta la corsa. Sono la sua pressione e la sua costanza a far cadere Lorenzo, che spinge troppo per timore di un recupero dell’italiano. Il Dovi ha espresso soddisfazione per la sua prestazione:“ Sono contento del weekend, siamo subito partiti veloci e abbiamo lavorato bene, quindi in gara siamo stati competitivi[…]Era difficile tenere il passo di Marquez, Rossi e Lorenzo all’inizio. Non so se sarei riuscito a prendere Valentino, ma Lorenzo lo avrei raggiunto[…]Ci ho messo un po’ a prendere Lorenzo perché non volevo commettere errori .A volte non bisogna forzare troppo . Ho fatto una gara costante e questo ha fatto la differenza, soprattutto su una pista in cui bisogna essere precisi” . Felicità anche per Viñales , pilota Suzuki , che comunque ammette che si poteva fare di più “Sono soddisfatto ma potevamo fare meglio. Pensavo di riuscire a raggiungere anche Dovizioso, ma ho perso tempo con Espargarò e non è stato possibile. Comunque il terzo posto è molto buono, il team ha lavorato al massimo e ora andiamo in Australia, che è il mio circuito preferito»
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Giovanni Ruoppo