Il cinema, come qualsiasi altra forma d’arte, richiede dedizione, passione, talento, sacrificio. Il grande attore è colui che dimostra di essere in grado di calarsi nella parte al punto da divenire letteralmente, nella psicologia, negli atteggiamenti e nell’aspetto fisico, il personaggio che interpreta. Diversi attori sono stati protagonisti di grandi “trasformazioni”, e uno dei più versatili, uno dei più capaci a passare da un personaggio all’altro, è sicuramente l’attore britannico Christian Bale, per molti il mago assoluto del trasformismo.
Nato nel 1974 ad Haverfordwest, nel Galles sud-occidentale, un giovanissimo Christian Bale inizia la sua carriera tra spot pubblicitari e miniserie televisive, negli anni ottanta, e i primi elogi della critica arrivano per la sua interpretazione nel film L’impero del sole, diretto da Steven Spielberg, nel 1987.
La svolta arriva nel 1999, con il personaggio attraverso il quale egli si afferma a livello mondiale, il serial killer psicopatico Patrick Bateman in American Psycho. Qui Bale comincia a mostrare al mondo la sua dedizione maniacale per la cura dei dettagli del soggetto da interpretare, allenandosi intensamente per raggiungere il fisico prestante di Bateman, spendendo mesi per l’abbronzatura e, addirittura, allontanandosi un po’ dal resto del cast per incarnare sempre più gli aspetti più oscuri del personaggio.
Nel 2002 recita accanto a Matthew McConaughey nel fantasy Il regno del fuoco diretto da Rob Bowman, dedicandosi a esercizi fisici e facendo boxe. Il thriller di produzione spagnola del 2004, L’uomo senza sonno, mostra a tutti perché Christian Bale è considerato il genio delle metamorfosi. Per interpretare il ruolo del macchinista insonne Trevor Reznik, stremato da mancanza di riposo e di energie, e alienato da una logorante routine fatta di lavoro in fabbrica e sesso a pagamento, l’attore si sottopone a una vera e propria trasformazione senza pari: a partire da un peso di ottanta chili ne perde quasi trenta con una dieta estrema, ovvero soltanto una scatoletta di tonno e una mela, ogni giorno, per settimane, e comincia inoltre a fumare per diminuire il senso di fame. Il risultato è stupefacente, un fisico cadaverico e provato, perfetto per quel personaggio, e questa perdita di peso rappresenta ancora oggi la più consistente e importante della storia del cinema.
Nel 2005 inizia la sua collaborazione con il regista visionario Christopher Nolan, che lo sceglie come protagonista per la trilogia di Batman. Ed ecco un nuovo, massacrante, lavoro, stavolta per acquisire peso, con l’aiuto del personal trainer Efua Baker. Gli allenamenti fisici non vengono effettuati nell’immediato poiché i muscoli sono ancora atrofizzati ma, lentamente, con una dieta ricca di carboidrati, proteine e con tre ore al giorno di sollevamento pesi, l’attore arriva a sfiorare i novanta chili, ed ecco il fisico esplosivo del giovane rampollo Bruce Wayne.
Nuovo anno, nuova dieta ferrea: venticinque chili in meno nel 2006 per il ruolo di Dieter Dengler, aviatore statunitense reduce dal Vietnam che trascorre un anno e mezzo in un campo di prigionia nel Laos, nel film di Werner Herzog L’alba della libertà. Per il secondo capitolo della trilogia di Batman, Il cavaliere oscuro, c’è bisogno di tornare alla struttura fisica del supereroe, e il lavoro del personal trainer e una dieta ipercalorica si mostrano nuovamente fondamentali.
Nel 2010, tuttavia, in The Fighter di David O. Russell Christian Bale è un ex pugile divenuto tossicodipendente che ora fa da allenatore al fratellastro. L’interpretazione gli vale il Premio Oscar come miglior attore non protagonista nel 2011. Ancora una volta l’attore perde circa un terzo del suo peso, ma ammette che probabilmente quella sarebbe stata l’ultima pesante trasformazione fisica a cui sottoporre il proprio corpo, poiché il metabolismo avrebbe potuto cominciare a risentirne.
Ma nel 2013 non resiste al “fascino” di una struttura fisica che ancora mancava alla sua collezione, e incarna il truffatore sovrappeso (quasi cento chili) Irving Rosenfeld protagonista di American Hustle, recitando in un cast stellare al fianco Bradley Cooper, Jennifer Lawrence e Robert De Niro, tra gli altri.
Nel corso della sua carriera, iniziata da giovanissimo, Bale si è dunque mostrato a dir poco “camaleontico”, un attore in grado di lavorare come pochi sul suo corpo e deciso a curare, sempre, il più piccolo dettaglio, fisico o recitativo che sia. Chissà se avrà davvero scelto di porre fine a queste sbalorditive trasformazioni; in ogni caso Christian Bale è obiettivamente un talento limpido del mondo della recitazione, e sarà ancora a lungo uno dei protagonisti assoluti del cinema contemporaneo.
Marco Passero