Anche chi mastica poco di calcio, sa che la Liga non è mai stato un campionato equilibrato. Basta dare un’occhiata all’albo d’oro della massima competizione spagnola per accorgersene: 32 titoli per il Real Madrid, 22 per il Barcellona. Poi il deserto: 10 volte l’Atletico Madrid, 8 l’Athletic Bilbao, 6 il Valencia, 2 la Real Sociedad e uno a testa per Real Betis, Siviglia e Deportivo. Negli ultimi tempi, la tradizione non è per nulla cambiata: Barcellona, Barcellona, Real, Real, Barcellona, Barcellona, Barcellona, Real, Barcellona…Atletico Madrid, recitano meccanicamente le classifiche degli ultimi dieci anni di Liga. Insomma, Barça e Real si scannano ogni anno per la vittoria finale, ma ogni tanto capita anche che lascino la preda a qualcun altro. L’anno scorso, per l’appunto, fu proprio l’Atletico del Cholo Simeone ad approfittarsene. Gli acerrimi rivali, tuttavia, si vendicarono portando a casa la décima Champions, conquistata in finale proprio contro i colchoneros, e la Coppa del Re, strappata al Barcellona, protagonista di una stagione “nera” con El Tata Martìno (secondo in campionato ed eliminato ai quarti di Champions dall’Atletico).
Quest’anno, la musica è ritornata ad essere la stessa, come se dopo un anno sabbatico sia arrivato il momento di rimettersi al lavoro. La classifica vede il Barcellona in testa a 75 punti, inseguito dal Real a quota 73, a +7 dall’Atletico Madrid terzo. A sette giornate dalla fine, tutto è ancora aperto. Non solo la Liga, ma anche la Champions League quest’anno sembra essere una sfida esclusiva tra Real e Barcellona. Tuttavia, il cammino europeo si presenta con alcune insidie: premesso che il Bayern Monaco, seppur in una brutta situazione, non è stato ancora eliminato dal Porto, Barça e Real devono prima guadagnarsi l’accesso alle semifinali. Per i blaugrana, la pratica è in gran parte archiviata, grazie alla vittoria esterna contro il Paris Saint-Germain. Invece, il Real, si giocherà le semifinali in una gara mai scontata: il derby di Madrid. Gli uomini di Ancelotti partono favoriti, ma i precedenti di campionato sono tutt’altro che rassicuranti: sconfitti sia all’andata (1-2 al Bernabéu) che al ritorno (4-0 al Vicente Calderòn). Se Real e Barcellona dovessero accedere alle semifinali, con il sorteggio adatto e magari con il Bayern fuori dai giochi, una finale da sogno tra le due compagini spagnoli sarebbe tutt’altro che utopia.
Intanto, la Spagna continua a sorridere per quanto concerne il Ranking UEFA, in quanto conduce solitaria la classifica con ben 97 punti e con la possibilità di fare ulteriori passi in avanti, avendo tre squadre in Champions e una, il Siviglia, in Europa League. Infinitamente indietro l’Inghilterra, ferma a 80.391 punti e senza possibilità di miglioramento, inseguita dalla Germania a quota 78.558 punti.
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Marco Puca