Il Napoli, dopo una serie di prestazioni vincenti e a tratti convincenti, inciampa a Palermo, incorrendo in una giornata no, giocando una gara poco accorta e decisa, e non approfitta del clamoroso passo falso della Roma, fermata all’Olimpico sullo 0-0 da un Parma sull’orlo del fallimento.
C’erano tutti presupposti per continuare la scalata verso la seconda piazza, contro un Palermo non eccezionale in fase difensiva, privo di Gonzalez squalificato, con un reparto arretrato già numericamente esiguo per le partenze di Feddal e Munoz nel mercato di gennaio, con Vitiello out per infortunio.
Il Napoli, invece, arrivava con il vento in poppa e con l’obiettivo scontato : vincere per tenere quanto meno invariate le distanze dal secondo posto, con la Roma che avrebbe dovuto fare un sol boccone del derelitto Parma, ormai quasi in concordato preventivo, dopo le cessioni societarie a catena e una situazione debitoria sanguinosa, fallendo e fanalino di coda.
Invece succede l’imponderabile, con gli azzurri vittime sacrificali al Barbera nell’anticipo serale del sabato di S.Valentino, in una di quelle serate in cui ti va tutto storto, condannati dall’evidente errore di Rafael e da un atteggiamento sin troppo dimesso dopo il non previsto e non prevedibile vantaggio rosanero.
La Roma, invece, viene bloccata, come detto, dal Parma ed entrambe non approfittano dello scivolone dell’altra, con i giallorossi che potevano dare una spallata agli azzurri, lasciandoli ad un gelido meno 7, e che invece non infieriscono e li tengono in corsa, allungando di un solo punto e portandosi a+5.
Lo stop ovviamente deve preoccuparci soprattutto in funzione terzo posto, con Fiorentina e Lazio che vincono in trasferta e accorciano le distanze dal Napoli, portandosi rispettivamente a 4 e 5 punti-
TATTICA e TABELLINO
Ecco le scelte di Benitez: niente Koulibaly, ancora Britos al centro della difesa con Albiol. Fuori anche l’imprescindibile Gargano, forse tenuto a riposo in vista della battagliera trasferta di Trebisonda, con Jorginho, chiamato all’ennesima prova di appello.
Ma la sorpresa più grande arriva dal Palermo, con Iachini che fa di necessità virtù e senza mezza difesa abbandona lo schiermento a 3, fa fuori Daprela e Morganella e schiera una difesa a 4, con Rispoli e Lazaar sugli esterni, Andelkovic e Terzi (giocava con noi in C) centrali. Un centrocampo di interdittori con Bolzoni e Rigoni ai lati di Barreto (con Maresca assente). Quaison e Vazquez alle spalle di Dybala “finto nueve”.
Palermo (4-3-2-1): Sorrentino; Rispoli, Andelkovic, Terzi, Lazaar; Bolzoni, Rigoni, Barreto (41′ st Jajalo); Quaison (24′ st Chochev), Vazquez (33′ st Belotti); Dybala. A disp.: Ujkani, Milanovic, Ortiz, Emerson, Morganella, Bentivegna, Della Rocca, Daprelà, Joao Silva. All.: Iachini
Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Britos, Strinic; Jorginho, Lopez (24′ st Gargano); Callejon, Hamsik (9′ st Gabbiadini), De Guzman; Higuain (29′ st Zapata). A disp.: Andujar, Colombo, Koulibaly, Henrique, Ghoulam, Inler, Gabbiadini. All.: Benitez
LA GARA
La papera di Rafael è arrivata dopo 14 minuti in cui il Napoli, pur mostrando qualche difficoltà per i citati motivi tattici, sembrava controllare la situazione, anzi rendendosi pericoloso con De Guzman e un paio di iniziative di Hamsik e Strinc da sinistra.
Un errore che ha sicuramente condizionato la gara, sia dal punto di vista tattico che, purtroppo anche emotivo, con gli azzurri che spesso accusano più del dovuto il colpo, disunendosi e reagendo solo in caso di ristabilito risultato. Era accaduto a Bilbao, a Milano, a Berna, contro il Chievo al S.Paolo.
Un paio di pericoli creati con De Guzman e Higuain, ma reazione non veemente, con il Palermo, pericoloso in contropiede, vicino al gol di 2 occasioni, prima di raddoppiare con Vazquez, complice Strinic e una chiusura in ritardo di Britos. Si va negli spogliatoi con un inaspettato 2-0 in favore del Palermo.
Nella ripresa dopo 6 minuti si infortuna Hamsik ed entra Gabbiadini, ma gli azzurri non riescono a raddrizzare la gara, anzi è il Palermo che la chiude con un’altra azione in ripartenza, spettacolare e veloce (troppo veloce per i lenti difensori azzurri) scambio a distanza Dybala,Vazquez, Rigoni, che insacca da due passi, con la difesa azzurra impreparata e fuori posizione, con Magio e Albiol in colpevole pic nic.
Un 3-0 pesante, che nemmeno una magia di Gabbiadini di tacco è riuscito ad alleggerire, quel gol che all’81° ha ravvivato la gara, chiusa definitivamente quando Mazzoleni (che ha ammonito Higuain, diffidato e squalificato per la prossima col Sassuolo) ha reputato involontario un tocco di mano in area su cross di Callejon.
Fonte immagine in evidenza: sscnapoli.it
Gianluca Torre