Ottobre, mese della prevenzione femminile
Foto di Tima Miroshnichenko: www.pexels.com

Ottobre è il mese della prevenzione femminile e in quanto tale è importante ricordare i motivi di un corretto screening per alcune delle malattie più critiche del genere femminile. L’importanza di un’adeguata protezione da questo genere di malattie, oltre che in un’attenta prevenzione, risiede in una corretta informazione.

Che cos’è la prevenzione

La prevenzione è l’insieme delle misure volte a ridurre la comparsa, la diffusione e la progressione delle patologie. I meccanismi di prevenzione possono risiedere, oltre che nella semplice igiene personale, anche in metodi più elaborati come screening, tamponi, insomma tutto ciò che è volto all’identificazione di una particolare patologia o di un particolare agente virale/batterico.

Attualmente, la regione Campania mette a disposizione tre tipi di screening gratuiti volti all’identificazione del tumore della mammella, tumore del colon retto e tumore del collo dell’utero.

Siccome ottobre è il mese della prevenzione femminile, è importante trattare tre delle particolari patologie che interessano le donne e che molto spesso vengono sottovalutate, sia per quanto riguarda la prevenzione che la diagnosi.

L’endometriosi

Viene definita endometriosi una particolare patologia che interessa l’endometrio, il tessuto di rivestimento all’interno dell’utero. Questo tessuto riveste la parete interna dell’utero e durante il ciclo mestruale è soggetto a influenze ormonali proprio come l’organismo in generale.

Il rilascio di ormoni quali progesterone ed estrogeni può influenzare questo tessuto, causando la sua infiammazione e il suo sanguinamento, portando alla possibile formazione di infiltrazioni e aderenze.

L’endometriosi è causa del 10/15% dei casi di infertilità nelle donne in età riproduttiva. È molto più frequente in questa fascia di popolazione piuttosto che durante la menopausa perché il rilascio di ormoni diminuisce progressivamente durante questa fase.

Le cause alla base non sono ancora pienamente comprese, ma viene definita una patologia multifattoriale perché influenzata da più fattori: ambientali e genetici ー il fatto che sia influenzata da fattori genetici non la rende una patologia ereditaria, anche se ci potrebbe essere una predisposizione a svilupparla se si hanno casi nella storia familiare.

L’endometriosi non è una patologia infettiva perché non è causata da un agente virale o batterico, quindi non è contagiosa. I sintomi possono essere vari e cambiare da persona a persona, generalmente sono dolore pelvico, dolore durante i rapporti sessuali, forti sanguinamenti e irregolarità mestruali e si accentuano durante il periodo mestruale.

Un metodo di screening adeguato per l’identificazione dell’endometriosi è l’ecografia pelvica o endovaginale.

HPV e cancro

Il papillomavirus (HPV) è un particolare virus che si differenzia in più ceppi, di cui circa 20 sono cancerogeni.

Il virus è causa di uno dei tumori più diffusi nel sesso femminile, il cancro al collo dell’utero, ma si è visto coinvolto, in percentuale minore, anche in altri due tipi di tumore: tumore dell’ano e tumore al pene.

La modalità di trasmissione più comune del virus in questione è per via sessuale, in particolare attraverso il contatto di liquidi corporei infetti (secrezioni genitali o saliva). Non è raro, però, che l’infezione possa avvenire anche in modo indiretto, tramite l’ingresso attraverso abrasioni e/o lacerazioni della pelle oppure tramite il contatto con superfici che presentano liquidi infetti (docce o piscine pubbliche).

Il virus entra nell’organismo e inizia a replicarsi portando alla replicazione incontrollata delle cellule epiteliali con formazione di escrescenze, quali papillomi, condilomi e/o verruche. Per quanto riguarda i ceppi considerati cancerogeni, essi possono provocare la formazione di lesioni maligne e quindi cancro.

Il tempo che intercorre tra l’infezione e la formazione delle lesioni cancerose è di almeno 5 anni, questo perché il virus resta per un periodo latente nelle cellule che ha infettato del nostro organismo e può riattivarsi in condizioni “adeguate”: un sistema immunitario debilitato, per esempio.

Un ottimo metodo per la prevenzione di questo tipo di infezione è la somministrazione di un vaccino, che protegge contro 9 dei ceppi di HPV considerati cancerogeni: il vaccino viene somministrato generalmente alle bambine di 11/12 anni in più dosi, prima del raggiungimento dell’età sessuale, ma può essere ugualmente efficiente anche se somministrato in donne che hanno già avuto rapporti sessuali e che possono essere già entrate in contatto con il virus. Altri metodi efficaci di screening sono la colposcopia per individuare una sospetta lesione a livello uterino, la biopsia per l’analisi del tessuto, il Pap test e l’HPV-DNA test specifici proprio per il Papillomavirus.

Il tumore del seno

Il tumore della mammella è dovuto alla moltiplicazione incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria, che iniziano a invadere i tessuti circostanti e col tempo anche quelli più distanti.

È la prima causa di morte per tumore nel sesso femminile, ma rappresenta il 14,6% di tutti i tumori diagnosticati in Italia, questo quindi non esclude una moderata percentuale di diffusione anche nel sesso maschile.

Due geni sembrano essere implicati nel maggior rischio di sviluppare un tumore al seno, BRCA1 e BRCA2, quindi anche casi nella linea familiare possono essere predisponenti per l’insorgenza della patologia.

La mammografia è il metodo di screening più adeguato per l’individuazione del tumore, particolarmente efficace se fatto nella fascia di età tra i 50 e i 69 anni.

In conclusione, conoscere nel dettaglio queste patologie e i metodi di screening specifici per ognuna di esse può aiutare a salvare numerose vite.

Miriana Di Gloria

Miriana Di Gloria
Studio biologia, per questo credo fermamente nella scienza come motore innovativo. Ho a cuore tematiche ambientali, sanitarie ed egualitarie più di qualsiasi altra cosa, per questo motivo credo nella collettivizzazione della scienza. Nel mio piccolo, cerco di affermarlo combattendo la disinformazione scientifica.

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