Dopo tre mesi di vacanze, sole e mare, quasi 8 milioni di studenti delle istituzioni statali, ed oltre 939.000 di quelle paritarie, stanno tornando a riempire i banchi di scuola. Anche nelle zone colpite dal sisma è tutto pronto per la prima campanella dell’anno: nelle scuole di Umbria e Abruzzo è già suonata, mentre per il Lazio e le Marche l’avvio è fissato per giovedì 15 settembre. Ad Amatrice e Cittareale, invece, l’apertura è stata anticipata a martedì 13.

Insomma, tutto sembra perfettamente in regola per un nuovo e ricco anno scolastico e per la riforma della Buona Scuola: il Ministro dell’Istruzione Giannini continua a mettere in luce un vero orgoglio, ma c’è chi parla di precariato, supplenze, arretratezza e demotivazione degli insegnanti, scollamento con il mondo del lavoro e sicurezza degli edifici.

“È la miglior riforma fatta dal mio governo“, afferma il ministro Stefania Giannini, “ed è tanto innovativa da essere stata salutata con favore anche dalle opposizioni“. Ma la popolazione studentesca non sembra essere d’accordo, e le loro affermazioni sono in netta contrapposizione con la fierezza e l’orgoglio convinto del Ministro dell’Istruzione e del Governo Renzi. A ribadirlo è soprattutto l’organizzazione studentesca ad aspirazione sindacale più grande d’Italia, l’Unione degli Studenti, che quest’anno scenderà in campo con la campagna #StiamoDiritti – Students’ (R)evolution.

Le politiche economiche di stampo neoliberista che si sono susseguite hanno ridotto gli studenti e le studentesse allo stato brado, come se fossero delle vere e proprie scimmie“, affermano i militanti dell’Unione degli Studenti, “vogliamo riprenderci tutto e dare il via ad un vero e proprio processo evolutivo; non staremo a guardare, non subiremo le decisioni prese sulle nostre teste.

Sin dai primi giorni di scuola, infatti, sono irrotti nelle classi con delle maschere da scimmia che simboleggiano l’involuzione a cui sono stati costretti. Il loro intento è quello di distribuire banco per banco lo statuto delle studentesse e degli studenti lanciando la grande consultazione nazionale studentesca di ”Stiamo diritti – Student’s (R)Evolution” per informare tutti e tutte di ciò a cui avrebbero diritto, ed invitarli a dire la loro su come vivono le scuole alla luce di questa nuova riforma, che già hanno sperimentato sulla propria pelle.

Nelle scuole di Cava de’ Tirreni, Scafati, Avellino, Sarno, Bari, Barletta, Brindisi, Vimercate, Vittoria e molte altre città, sono già partiti alcuni monkeys’ attack, ed i recenti crolli in alcune scuole di Molfetta, in Puglia, dimostrano quanto le loro affermazioni abbiano basi solide e fondate. “Gli studenti non possono rischiare la vita entrando a scuola. La scuola dovrebbe essere un luogo sicuro dove gli studenti possano sentirsi sicuri“, scrive l’Unione degli Studenti nei suoi comunicati ufficiali pubblicati sul sito internet e sulla pagina Facebook, “<Partecipa all’evoluzione> sarà il nostro grido per l’aggiornamento dello statuto del ’98 alle esigenze e ai bisogni degli studenti del 2000“.

Unione degli Studenti - Cava de' Tirreni.
Unione degli Studenti – Cava de’ Tirreni
Unione degli Studenti - Scafati.
Unione degli Studenti – Scafati
Unione degli Studenti - Bari.
Unione degli Studenti – Bari
Unione degli Studenti - Barletta.
Unione degli Studenti – Barletta

Ana Nitu

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