I lavoratori del Bacino di Crisi di Caserta sono stati esclusi dalla deroga al Jobs Act.
E’ infatti notizia del 06 settembre l’annuncio di una serie di interventi con cui il Ministro del lavoro, Giuliano Poletti, mira a correggere i limiti del suo stesso decreto alla durata degli ammortizzatori sociali.
Gli incontri tra il Ministero e le parti sociali sulle forme di sostegno per chi perde il proprio impiego, si concludono con una manovra da 370 milioni di euro che verrà attuata in tre misure: il prolungamento della cassa integrazione, un assegno mensile per i lavoratori rimasti senza alcuna forma di reddito (entrambe le misure sono annuali) e un mese aggiuntivo di Naspi per i lavoratori stagionali del settore termale e turistico.
Tuttavia gli interventi valgono soltanto per chi non dispone di ammortizzatori sociali nel 2016, ma soprattutto escludono la Campania dalle aree di crisi straordinaria individuate dal Governo.
Si tratta di un duro colpo per i lavoratori del Bacino di Crisi: rimasti da oltre un anno senza alcuna forma di sostegno al reddito, vengono esclusi dall’elenco delle zone a rischio povertà del ministro e dalla copertura annuale del decreto correttivo del Jobs Act.
Inoltre si rivela insufficiete il provvedimento strappato dall’assessore regionale al Lavoro, Sonia Palmieri, che ottiene 30 milioni per il prolungamento della Cassa Integrazione Straordinaria e della mobilità ma, ancora una volta, per il solo anno in corso.
I rappresentanti regionali dei sindacati confederali contestano duramente la scelta del Ministero del Lavoro con una nota congiunta, nella quale, pur mostrandosi sempre aperti al dialogo con le istituzioni, esprimono la propria preoccupazione: “con il supporto delle Confederazioni nazionali di CGIL, CISL e UIL le segreterie regionali hanno chiesto al Governo di consentire alla Campania di beneficiare di ulteriori interventi in deroga, in assenza dei quali non saranno in grado di contenere l’esplosione di una drammatica tensione sociale”.
Non tarda ad arrivare il comunicato degli stessi lavoratori del Bacino, a riprova di una situazione pronta ad esplodere.
” Dopo tante riunioni in Regione, e da ultimo anche al Ministero del lavoro, (ricordiamo tutti l’incontro del 27 Luglio) noi lavoratori del Bacino di Crisi di Caserta siamo ancora senza reddito, la nostra vertenza rimane aperta, nulla di concreto c’è all’orizzonte per i tanti lavoratori del Bacino di Crisi di Caserta.
ORA BASTA !!!
Chiediamo questi interventi urgenti:
1 – Bisogna intervenire coprendo tutti i mancati pagamenti della mobilità in deroga dei mesi pregressi ( tanti lavoratori senza reddito dal 2015 ).
2 – Bisogna assolutamente assegnare la continuità contributiva che permette agli ex operai di rimanere collegati con i contributi.
3 – Bisogna assolutamente far iniziare al più presto i corsi di formazione, ad oggi dopo tanto parlare a vuoto, non c’è ancora la conoscenza della data di partenza dei corsi di formazione.
4 – Bisogna assolutamente affrontare con azioni concrete il 2017 con programmi di ricollocazione mantenendo fede ai vari accordi di Programma avviando il sostegno alle famiglie dei lavoratori del Bacino di Crisi di Caserta con la mobilità in deroga fino alla completa rioccupazione.
Siamo stufi di sentire chiacchiere, siamo stufi della demagogia politica, attendiamo di conoscere anche l’incontro romano che avverrà a Roma con il Sottosegretario Franca Biondelli per conoscere le motivazioni scadenti di Poletti sull’esclusione di Caserta dalle aree di crisi, ma soprattutto vorremmo capire se ci saranno interventi per Caserta.
Ora basta per davvero. Noi lavoratori del BACINO DI CRISI DI CASERTA SIAMO PRONTI AD ATTI ESTREMI PERCHÉ OBBLIGATI DA QUESTO LICENZIOSO IMMOBILISMO VERGOGNOSO CHE IN DUE ANNI HA PRODOTTO SOLO” POVERTÀ” !!!
DISTINTI SALUTI
BACINO DI CRISI DI CASERTA”
Questa vicenda spinge a una rifessione: una classe politica, senza alcuna credibilità, non dovrebbe creare discriminazioni su un intero Paese in ginocchio.
Eduardo Danzet