L’agricoltura sostenibile grazie alle energie naturali è possibile con elettrocoltura e musicoterapia

Ci troviamo in una fase critica, quasi inesorabilmente prossima a un punto di non ritorno. Se desideriamo garantire la continuità della capacità della Terra di fornire cibo per noi e per le generazioni future, l’agricoltura deve subire una trasformazione significativa per contribuire alla riduzione dell’inquinamento globale.

I fertilizzanti e i pesticidi impiegati nelle coltivazioni rientrano tra gli agenti più dannosi per l’ambiente, nonostante il loro utilizzo persista anche quando non risulta sempre necessario. Tuttavia, è possibile ridurre l’uso dei pesticidi senza compromettere la produttività agricola.

Tra coloro che hanno acquisito una formazione specifica in questo settore, spicca Simone Gatto, attualmente docente di Musicoterapia, che continua a impegnarsi attivamente nella ricerca e nel lavoro nei settori clinico, educativo e della crescita personale grazie a pratiche meditative e alternative, tra cui la suonoterapia e l’elettrocoltura. Per approfondire maggiormente il suo lavoro, questo è il sito: simonegatto.net.

Il metodo di coltivazione proposto offre vantaggi considerevoli, tra cui il miglioramento della produzione alimentare senza la necessità di ulteriori estensioni di terra o risorse idriche. Inoltre, l’elettrocoltura è un punto di riferimento per ridurre l’uso di fertilizzanti chimici e pesticidi, preservando così il suolo e le risorse idriche.

L’obiettivo è trasformare le tecniche di coltivazione per raggiungere un modello agricolo rispettoso dell’ambiente, privo di inquinamento, ma al contempo, deve garantire una redditività economica adeguata per chi lavora nel settore e favorire l’equità sociale

Dagli anni ’50 ad oggi, numerosi studi scientifici hanno confermato l’influenza del suono sulla crescita e il metabolismo degli organismi vegetali. Esperimenti condotti hanno dimostrato chiaramente che le frequenze sonore accelerano la crescita e influenzano in modo significativo la concentrazione di metaboliti, come la clorofilla e gli amidi, che aumentano in modo esponenziale.

Che cos’è l’elettrocoltura?

L’elettrocoltura si fonda sull’utilizzo dell’energia solare e terrestre per migliorare la vita delle piante e dell’ambiente in cui viviamo.

Nel corso di un esperimento della durata di quasi tre anni, il Green Harmonic Solutions, condotto in collaborazione con ingegneri elettronici e ambientali, è emerso che l’applicazione sinergica della musicoterapia e dell’elettrocoltura può produrre importanti risultati senza la necessità di utilizzare pesticidi e fertilizzanti nocivi per la salute e l’ambiente.

Sono in corso ulteriori studi focalizzati sull’uso dell’energia elettrica a bassa tensione (12 volt) in agricoltura.

Gli esperimenti visibili su piattaforme come YouTube mostrano che piante e alberi da frutto crescono più forti e più sani quando sono esposti a questa forma di “elettrificazione”, con benefici quali la riduzione di parassiti e malattie, maggiore resistenza a siccità e vento, e prodotti più robusti.

L’agricoltura eterica, nota anche come elettrocoltura o magnetocultura, sfrutta l’energia eterica per stimolare la crescita delle piante e migliorare i raccolti.

Questa pratica, risalente agli inizi del 1800, ha acquisito maggiore attenzione solo a metà del 1900. Utilizzando l’energia eterica veicolata nel terreno, stimola i batteri a consumare l’argilla, rilasciando sostanze nutritive che le piante assorbono, aumentando la produzione di ormoni e accelerando i tassi di sviluppo.

La tecnica contribuisce ad abbattere la materia organica nel terreno, rendendola più disponibile per l’assorbimento da parte delle piante, migliorando così la fertilità del suolo e aumentando l’efficienza della fotosintesi, con conseguente aumento dei raccolti.

Che cos’è la musicoterapia

L’introduzione della musica nell’ambito agricolo potrebbe suscitare perplessità o essere percepita come qualcosa di eccentrico, estraneo all’evoluzione naturale.

Tuttavia, basta prestare attenzione ai suoni prodotti dalla terra senza il nostro intervento per comprendere come la musica sia già presente all’ecosistema. Il canto degli uccelli, il soffio del vento, il ronzio degli insetti, il ticchettio della pioggia formano un insieme di sonorità paragonabile a una sinfonia.

L’interesse per tali tematiche è evidente anche in settori diversi, come dimostra l’utilizzo della musica ambient di Brian Eno giunta recentemente all’ospedale Montefiore ad Hove nell’East Sussex, dove è stata installata un’opera multimediale di visual art & music nella Quiet Room. Diverse le conseguenze positive, come migliorare il benessere dei pazienti e la concentrazione del personale medico.

E allora perché non utilizzare questi benefici anche in campo agricolo?

Un aiuto per percepire il qui e ora

Nell’affrontare il concetto di elettrocoltura fai da te, ci troviamo di fronte a un’interessante riflessione sulla relazione tra l’osservatore, che non è uno spettatore passivo, e la realtà.

Osservando ogni pianta, si comprende il suo funzionamento: questo semplice gesto permette di agire per ristabilire l’equilibrio e si tratta di un ottimo esercizio di riflessione sul qui e ora.

Un punto cruciale, in questa visione, è l’idea di non produrre rifiuti. Nell’elettrocoltura fai-da-te si assiste a una drastica riduzione di trattamenti e fertilizzanti, seguendo un processo graduale che permette alla coltivazione di raggiungere un equilibrio naturale e, al contempo, accelerare la produzione, rispettando i ritmi della natura.

Attraverso la lente della crescita passo dopo passo, si sottolinea l’importanza di utilizzare soluzioni piccole e slow. Questo approccio, guidato dalla curiosità nei confronti dei cicli di vita naturali, permette una crescita organica e consapevole.

D’altro canto, sperimentando con nuove combinazioni, si diversifica il rischio in base alla resilienza dimostrata dalle diverse colture, promuovendo un approccio sostenibile e variegato e si impara in modo pratico ad abbracciare la diversità, in quanto fondamentale per un ecosistema sano.

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