In un nostro precedente articolo vi abbiamo parlato dello Spinal Cord Implact, un impianto neurale che se applicato sulla schiena di individui con lesioni che impediscono loro di camminare riesce a rimetterli in sesto. I miracoli scientifici nell’ambito non finiscono qui: di recente è stato, infatti, sperimentato il cervello wi-fi.
Si tratta di un progetto del Politecnico Federale di Losanna (EPFL) pubblicato sulla rivista Nature. L’impianto in questione è stato testato su due macachi rhesus con una zampa paralizzata a causa di un danno al midollo spinale con successo. I ricercatori hanno creato una sorta di ”ponte” tra la corteccia motoria e la parte lesa consentendo agli animali di camminare.
Un chip impiantato nel cervello delle scimmie in questione ha registrato l’attività dei neuroni e ha mandato il segnale tramite wi-fi ad un computer esterno. Il dispostivo, una volta registrato il messaggio, l’ha inviato a un generatore di impulsi a valle della lesione con il compito di stimolare i nervi e i muscoli coinvolti. Nel giro di sei giorni o due settimane, a seconda della gravità della lesione, i macachi hanno ripreso a camminare anche se non in maniera perfetta.
Gli esperti ipotizzano che nel giro di qualche anno questo tipo di tecnologia possa essere utilizzata anche sull’uomo. Gli esseri umani, a differenza dei macachi, utilizzano più arti e soprattutto camminano in posizione eretta. La locomozione, quindi, richiede maggiore equilibrio e soprattutto la facoltà di cambiare direzione d’innanzi un ostacolo. C’è da tener conto, inoltre, il fattore durata poichè col tempo impianti simili perdono la loro efficacia nella lettura dei segnali. Bisogna, quindi, creare impianti più sofisticati affinchè l’esperimento possa funzionare anche sull’uomo. Mai dire mai.
Eugenio Fiorentino