Lo scorso 4 luglio la Commissione Agricoltura del Senato ha deciso di ritirare la maggior parte degli emendamenti sulla “caccia selvaggia” in un disegno di legge sull’Agricoltura. Questa decisione è stata presa dopo che il Governo, in particolar modo grazie all’impegno messo in campo dal gruppo del Movimento 5 Stelle, ha espresso parere contrario agli emendamenti, riconoscendo le criticità che avrebbero potuto causare. Questo nonostante il Governo abbia posizioni a favore della caccia.
Le associazioni animaliste quali Animalisti Italiani, Anpana, Cabs, Enpa, Federazione nazionale Pro natura, Gaia Animali e Ambiente, Lac, Lav, Leal, Legambiente, Leidaa, Lipu-Birdlife Italia, Lndc Animal Protection, Oipa, Rete dei santuari di animali liberi e Wwf Italia, sono rimaste molto soddisfatte perché hanno denunciato la violazione delle norme costituzionali ed europee causata dagli emendamenti chiamati “caccia selvaggia”, e finalmente sono state ascoltate.
Grazie alle firme raccolte da due petizioni, la prima denominata “No alla caccia selvaggia” ed ospitata da “Il Fatto Quotidiano” e la seconda lanciata dalla Lipu-BirdLife Italia, l’obiettivo di contrastare la caccia selvaggia è stato raggiunto. Le firme sono state successivamente consegnate al Presidente del Senato, Senatore Ignazio La Russa, chiedendo maggiore tutela per la biodiversità italiana e contrastando i bracconieri e i cacciatori senza scrupoli.
Grande soddisfazione si apprende anche dalle parole scritte sul proprio profilo pubblico di Facebook del Deputato Alessandro Caramiello, esponente del Movimento 5 Stelle e da sempre molto vicino e sensibile alla tematica della tutela animalista: «Siamo riusciti a fermare il Far West che voleva la Lega! Il ritiro della quasi totalità degli emendamenti a favore della caccia selvaggia, disposto in Commissione Agricoltura al Senato nell’ambito dei lavori di conversione in legge del DL Agricoltura, è per noi una vittoria, frutto di mesi di battaglie, di un ostruzionismo costante e tenace contro la legge spara tutto che voleva la Lega.
Evidentemente finita la propaganda pre-elettorale, si sono ravveduti decidendo di non appoggiare un testo estremamente controverso e pericoloso. Il no del Governo – ha continuato Caramiello – affossa di fatto la scellerata proposta di legge Bruzzone che, oltre a mettere a rischio la natura e l’incolumità delle persone, avrebbe anche esposto l’Italia a procedure di infrazione da parte dell’Unione europea. Chiaramente non ci fermeremo, continueremo a bloccare ogni altro tentativo di proposte scellerate.
Oggi però è per noi un giorno di grande soddisfazione per lo straordinario obiettivo raggiunto, insieme alle associazioni animaliste con cui abbiamo fatto squadra, che ci ripaga del lavoro fatto e ci dà la carica per quello che continueremo a fare», ha concluso il deputato pentastellato.
Sara Spiniello