In attesa dello Starmus Festival che si terrà tra il 22 ed il 27 settembre 2014, gli appassionati di scienza e tecnologia possono dedicarsi alla lettura del libro “Starmus, 50 Years of Man in Space“. Il testo, scritto dal prof. Stephen Hawking in collaborazione coi responsabili del festival, fa una panoramiche delle conclusioni della precedente edizione e di conseguenza delle premesse su cui si basa quella del 2014.
A tal proposito il prof. Garik Israelian, direttore dello Starmus Festival e curatore della pubblicazione insieme con Brian May, ha evidenziato come a motivare la stesura di questo libro ci sia stata la straordinarietà dell’esperienza vissuta durante il festival del 2011. Un momento di alta divulgazione scientifica che ha visto oratori del calibro di Neil Armstrong, Alexei Leonov, Brian May e Buzz Aldrin e che, promette lo stesso prof. Israelian, si ripeterà con la stessa intensità quest’anno.
Nonostante non punti ad essere un best-seller il libro reca una singolare prefazione che sin dalla presentazione ha causato scalpore tra gli appassionati della fantascienza e tra gli scienziati che sin dalla creazione del Large Hadron Collider hanno avanzato dubbi ed ipotesi catastrofiste. Nella prefazione il celebre fisico ha presagito un “catastrofico decadimento nel vuoto” dell’intero universo innescato niente di meno che dagli esperimenti sul bosone di Higgs.
Fortuna vuole che il caso descritto sia però del tutto teorico, visto e considerato che l’LHC raggiungerà al massimo i 14TeV a seguito dei lavori che termineranno nel 2015, mentre il caso in esame richiederebbe una potenza di 100GeV. Una simile potenza, rassicura lo stesso prof. Hawking, richiederebbe un acceleratore dal diametro maggiore di quello terrestre, ed è improbabile oltretutto che si riescano a trovare i fondi atti a realizzarlo. Tuttavia ciò non è bastato e così è dovuto intervenire nella vicenda il prof. John Ellis, fisico teorico del Cern, il quale ha evidenziato come, nonostante i lavori di potenziamento, una simile energia risulti attualmente irraggiungibile. Oltretutto tali condizioni, necessarie per il raggiungimento di una condizione metastabile del bosone e per il suo successivo decadimento, sono peraltro raggiungibili nell’universo (si pensi per esempio ai raggi cosmici), dove però non si sono ancora registrati effetti catastrofici.
Nonostante la speculazione teorica contenuta nella prefazione, il prof. Hawking ha dichiarato che l’intento del libro è quello di creare un documento di valore storico relativo alla prima edizione del festival. Sono infatti raccolte all’interno dello stesso l’ultima conferenza di Neil Armstrong, i racconti relativi agli astronauti sovietici al tempo della guerra fredda ed alle missioni del progetto Apollo. Il libro contiene inoltre i lavori scientifici di Neil Armstrong e Yuri Gagarin, ai quali è dedicato lo stesso.
Francesco Orefice