Sanremo 2024

Finisce Sanremo 2024 e con la finale della kermesse della canzone italiana finisce la settimana che più unisce e divide l’Italia. L’ultimo Festival presentato da Amadeus, direttore artistico degli ultimi cinque anni, che ha fatto un lavoro, possiamo dire, notevole: ha cambiato la traiettoria di Sanremo, lo ha “svecchiato”, lo ha reso pop nel senso più puro del termine, via le canzoni strappalacrime, sì ai giovani che piacciono ai giovani.

Sanremo 2024, vince Angelina Mango

fonte immagine: ansa.it

Una vittoria annunciata, o forse no: vince la 74esima edizione del Festival di Sanremo Angelina Mango, che ha portato in gara La noia: una cumbia colombiana, cantata magistralmente da una ragazza che, al netto delle polemiche sul fatto che sia figlia di, è veramente bravissima. Canta, balla, una consapevolezza di corpo, spazio e voce che la fa sembrare una cantante con anni di carriera alle spalle. E invece ha poco più di 20 anni.

Al secondo posto Geolier, un cantante che è arrivato all’Ariston già con una valigia di polemiche dietro. Lo hanno contestato perché il testo della sua canzone, I p’me tu p’te, è tutto in napoletano. Una contestazione sterile, visto che non era di certo la prima volta che a Sanremo veniva presentata una canzone in dialetto: lo hanno fatto i Tazenda nel 1992 con il brano “Pitzinnos in gherra” , interamente in sardo, solo per fare un esempio.

Al terzo posto Annalisa con Sinceramente. Data come vincitrice del Festival, arrivata terza, lei un po’ come Leonardo Di Caprio: brava, bella, ma non vince mai. Però alla fine Di Caprio l’Oscar lo ha vinto. Aspettiamo.

fonte immagine: corriere.it

Ghali al quarto posto. L’outsider del festival di Sanremo 2024, con una canzone dal testo potente – Casa mia – sale sul palco e finalmente, l’ultima sera, pronuncia l’unica frase che dovevamo sentire da quel palco: STOP AL GENOCIDIO. Senza giri di parole, su Rai 1, il sabato sera della finale, Ghali decide di prendersi la responsabilità di chiedere il cessate il fuoco. Non è una guerra, la Palestina sta soffrendo da 76 anni, i palestinesi muoiono ogni giorno e di certo non dal 7 ottobre. Sul palco dell’Ariston si è parlato l’anno scorso dell’Ucraina, quest’anno delle foibe, attraverso una narrazione decisamente molto poco accurata dal punto di vista storico a voler essere gentili. E solo due cantanti in gara hanno preso parola per denunciare la situazione in Palestina, nel silenzio e nel panico generale. Grazie Ghali e grazie Dargen D’Amico.

fonte immagine: adnkronos.it

Al quinto posto si classifica Irama, con Tu no. Una delle canzoni più ascoltate su Spotify. Lui è bravo, a ogni Sanremo si posiziona alto. Anche quest’anno non si è smentito.

Il resto della classifica di Sanremo 2024:

6. Mahmood – Tuta gold
7. Loredana Bertè – Pazza
8. Il Volo – Capolavoro
9. Alessandra Amoroso – Fino a qui
10. Alfa – Vai
11. Gazzelle – Tutto qui
12. Il Tre – Fragili
13. Diodato – Ti muovi
14. Emma – Apnea
15. Fiorella Mannoia – Mariposa
16. The Kolors – Un ragazzo una ragazza
17. Mr. Rain – Due altalene
18. Santi Francesi – L’amore in bocca
19. Negramaro – Ricominciamo tutto
20. Dargen D’Amico – Onda alta
21. Ricchi e Poveri – Ma non tutta la vita
22. BigMama – La rabbia non ti basta
23. Rose Villain – Click boom!
24. Clara – Diamanti grezzi
25. Francesco Renga e Nek – Pazzo di te
26. Maninni – Spettacolare
27. La Sad – Autodistruttivo
28. Bnkr44 – Governo punk
29. Sangiovanni – Finiscimi
30. Fred de Palma – Il cielo non ci vuole

Oltre alla proclamazione della vincitrice nella serata finale di Sanremo sono stati assegnati anche altri premi: il Premio della Critica “Mia Martini” è stato votato dalla sala stampa “Roof”, che ha eletto vincitrice Loredana Berté. Il Premio della sala stampa “Lucio Dalla”, invece, è stato assegnato ad Angelina Mango. La targa Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo è andata a Fiorella Mannoia, mentre il Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale – assegnato dalla sala stampa – è stato consegnato ad Angelina Mango. Vittoria delle donne, finalmente.

Ma il Festival di Sanremo 2024 non è stato solo “ricchi premi e cotillon”. La serata cover/duetti (grazie Simona Ventura per aver inventato dal nulla questa serata) è stata vinta – possiamo dire ingiustamente senza timore di smentite – da Geolier. Che non ha fatto male, ha fatto solo il bare minimum, mentre altre cantanti e altri cantanti hanno portato su quel palco capolavori: Annalisa con La Rappresentante di Lista, I Santi Francesi con Skin, Big Mama con Gaia, Sissi e  La Niña, Angelina che ha portato La rondine – canzone super famosa del padre, Mahmood con i Tenores, l’Italiano vero di Ghali, insomma c’erano dietro queste e altre esibizioni dei progetti, dei concetti. Eppure ha vinto Geolier, super votato dal pubblico. E se il voto del pubblico è sovrano, il pubblico dell’Ariston e i social non erano affatto d’accordo. Quindi abbiamo assistito a fischi, abbandoni delle poltrone, insulti sui social, elucubrazioni sulla criminalità organizzata, reddito di cittadinanza e altre cose per insultare Napoli, perché il momento era troppo succulento per lasciarselo sfuggire. L’unico che ha subito è però stato un ragazzo di 23 anni, che è salito sul palco e ha cantato vedendo il pubblico andare via. E che il giorno dopo, in sala stampa, si è sentito chiedere “Non ti senti di aver rubato la vittoria?”. Too much.

Anche questo Sanremo è finito. Si chiude l’era di Amadeus.

Tanti momenti da ricordare ma, senza voler togliere alcunché alla altre canzoni, le due più importanti da ricordare oggi sono Casa mia di Ghali e Onda Alta di Dargen D’Amico. Due canzoni che denunciano l’ipocrisia di chi si gira dall’altra parte.

Valentina Cimino

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