La notizia è stata diffusa direttamente dall’AgenParl, Agenzia parlamentare per l’informazione politica ed economica. Il primo grande parco acquatico di divertimenti del Mezzogiorno ripartirà grazie ad un investimento di ben 10 milioni di euro da utilizzare nell’arco di cinque anni in ristrutturazioni e nuovi impianti assicurando la fioritura di 500 nuovi posti lavoro.
Il piano di sviluppo prevede il miglioramento del parco di intrattenimento tematico tramite l’implementazione e la messa in funzionamento delle giostre, con interscambi con altri parchi italiani, lo sviluppo dell’area ristoro, l’implementazione del parco acquatico e della zona in cui si ospita il circo.
Tre le novità che renderanno il “Magic World” un nuovo polo di attrazione per tutto il Sud Italia:
1) la nascita di un’area termale, una SPA-wellness aperta tutto l’anno
2) la costruzione di un albergo
3) la creazione di un’arena per ospitare concerti 365 giorni all’anno.
A dare l’annuncio della riapertura del Magic World è Vincenzo Schiavo, imprenditore napoletano presidente della Confesercenti di Napoli e console onorario della Federazione Russa in Napoli e Campania, nonché “leader” della cordata di finanziatori pronta a rilanciare la struttura : «La messa in atto della forza di un’idea – afferma Schiavo – è e sarà l’esempio che la Campania può esprimere un’economia sana. Abbiamo rilevato il parco dopo una gestione poco fortunata, evidentemente, e ora rinasce grazie anche alle eccellenze della nostra regione. La nostra capacità, tramite i rapporti costruiti negli ultimi tempi tramite il consolato russo è stata quella di coinvolgere importanti fondi d’investimento che credono in questo progetto. Il nostro obiettivo è di sviluppare un’azienda con il massimo delle competenze, diventando un’impresa modello per tutto il Sud Italia. In questo senso il nuovo “Magic World” saprà sfatare il mito che nel Meridione l’economia non funziona, saprà rigettare il luogo comune secondo cui la presenza della camorra e la lentezza della burocrazia rendono impossibile ogni iniziativa imprenditoriale. In questo caso non è stato così e non ci saranno problemi se si mettono insieme le eccellenze delle imprese campane e italiane con il sostegno della politica».
«Noi – sottolinea Vincenzo Schiavo – investiamo sul territorio di Giugliano a 360°, non solo creando indotto economico per le nostre terre ma anche impiegando, una volta a regime, oltre 500 lavoratori del napoletano e del territorio campano tutto, dando una risposta ai tanti giovani disoccupati presenti in queste zone, le quali dovranno vedere in questo nuovo investimento un’opportunità per non emigrare e portare la loro esperienza lavorativa all’estero. Investiamo – continua Schiavo – sul territorio e anche sulla sua forza lavoro, fatta di persone di alta moralità e amore per la propria terra. Intendiamo affidarci soltanto a esperti del settore ed anzi invitiamo le società qualificate a farsi avanti con le loro proposte. Per parte nostra, abbiamo già contattato vari ristoratori campani e intendiamo coinvolgere le eccellenze per i punti di ristoro, ma anche per altri settori». Un investimento, dunque, che non sembra limitarsi al puro interesse economico, ma che sembra voglia dare un riscatto all’intero territorio meridionale.
Ad aggiudicarsi la struttura all’asta è stata la Partenope Investment Srl, società nata dall’accordo tra imprenditori russi, inglesi e italiani e di cui Schiavo è amministratore unico. Il Tribunale fallimentare di Napoli ha assegnato, tramite vendita all’incanto, il bene di 300 mila mq alla società lo scorso 16 agosto. Finalmente un risvolto positivo per lo storico parco acquatico nato nel 1990 e protagonista di “disavventure” nel corso degli ultimi anni, fino alla dichiarazione di fallimento e l’apertura di debiti fiscali con Equitalia (crack del 2013).
Rosaria Ferrara