È accaduto proprio a trent’anni dall’articolo che condannò a morte Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino che morì il 23 settembre del 1985. Il 10 giugno, infatti, le fiamme gialle di Milano hanno eseguito 10 arresti e sequestrato beni per 13 milioni di euro, nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Dda milanese e trasmessa a quella napoletana con al centro il riciclaggio di capitali illeciti da parte del clan camorristico dei Nuvoletta.
L’articolo di Siani del 10 giugno del 1985 raccontava piuttosto dettagliatamente la vicenda che aveva portato all’arresto di Valentino Gionta, il boss di Torre Annunziata, la cui cattura, si legge, “potrebbe essere il prezzo pagato dagli stessi Nuvoletta per mettere fine alla guerra con l’altro clan, i Bardellino”.
Tra i beni sequestrati in provincia di Milano, Napoli e Caserta, ci sono conti correnti, un ristorante nel milanese, cavalli di razza e bufale impiegate nell’attività casearia.
Tra gli arrestati Giovanni Nuvoletta, 46 anni e figlio del defunto boss di Marano Lorenzo Nuvoletta, a cui sono state notificate due distinte ordinanze di custodia cautelare, una per concorso esterno nel clan dei casalesi, l’altra per fittizia intestazione di beni e riciclaggio. L’uomo, in Lombardia da diversi anni, era proprietario di diverse imprese nel settore agricolo e caseario, alcune delle quali sono state sequestrate.
Oltre a Giovanni Nuvoletta, anche ad Antonio Manzo e a Cosimo Migliore, entrambi già detenuti per altri reati, sono state notificate ordinanze di custodia cautelare in carcere per traffico internazionale di stupefacenti. Ai domiciliari è finito anche Giuseppe Natale, per gli stessi reati.
Le indagini condotte dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano e coordinate dalla Dda della Procura della Repubblica di Napoli, hanno portato ad accertare che Giovanni Nuvoletta, dopo anni di traffico internazionale di stupefacenti, avrebbe trasferito, gradualmente, i propri interessi economici e il proprio nucleo familiare nel Nord Italia. E proprio in Provincia di Milano, dove stamane è stato arrestato, avrebbe reimpiegato le cospicue risorse finanziarie accumulate in modo illecito nel corso delle pregresse attività criminali, sviluppando molteplici attività imprenditoriali nel settore della ristorazione, nonché della produzione e commercio di prodotti lattieri.
Gli accertamenti bancari e patrimoniali, eseguiti in collaborazione con il Servizio Centrale di Investigazione e Criminalità Organizzata, hanno consentito di ricostruire dettagliatamente l’evoluzione degli investimenti e delle attività imprenditoriali riconducibili al principale indagato.
Contestualmente all’esecuzione delle ordinanze, si sta procedendo a numerose perquisizioni nonché al sequestro di beni immobili, terreni, autoveicoli, conti correnti, complessi aziendali, cavalli da corsa e bufale, per un valore complessivo di circa 13 milioni di euro.
Anna Lisa Lo Sapio