Tiger King è la serie di cui tutti stanno parlando. Con oltre 34 milioni di telespettatori solo nei primi 10 giorni dopo la messa in onda, la docuserie true crime di Netflix firmata da Rebecca Chaiklin e Eric Goode ha fatto impazzire tutto il mondo. Scopriamo perché.
Chi è Tiger King
Protagonista indiscusso di Tiger King è sicuramente lui, Joe Exotic, il re delle tigri. Eccentrico proprietario di uno zoo, cantante country, amante di animali esotici, Joe – all’anagrafe Joseph Allen Schreibvogel – è il classico redneck americano: mullet biondissimo, amante delle armi, vestiti particolari, una passione sfrenata per gli esplosivi, vita borderline. Ma in lui c’è qualcosa di più: omosessuale dichiarato, ha creato attorno a sé un piccolo harem di giovani mariti. Si è inoltre candidato alla presidenza degli Stati Uniti, ottenendo più di 900 voti. In maniera più seria si è candidato anche a Governatore della Stato dell’Oklahoma, arrivando ultimo tra i 3 candidati libertari
Lo zoo di cui è proprietario è dedicato al fratello Garold, morto in un incidente stradale. Il Garold Wayne Exotic Animal Memorial Park, oltre a ospitare centinaia di animali tra felini e orsi, accoglie anche gli “ultimi” della società: ex carcerati, ex tossicodipendenti, ragazzi con problemi in famiglia, senzatetto che hanno trovato nello zoo privato una casa e in Joe Exotic non solo un datore di lavoro ma anche un amico su cui contare. Nonostante condizioni di vita al limite della civiltà, nonostante numerosi incidenti (un dipendente ha perso un braccio a causa di una tigre), nonostante traffici illegali di cuccioli di tigre e leone, Joe Exotic è amato e rispettato. L’amore del pubblico e un egocentrismo estremo lo hanno portato alla ricerca spasmodica del successo: se non è riuscito come politico, ci avrebbe riprovato come cantante country. Ha pubblicato due album – I saw a tiger nel 2014 e Star Struck nel 2015 – ma anche qui non ha ottenuto la fama sperata. Nel frattempo ha creato una web serie, ha portato nelle scuole americane i suoi cuccioli per parlare della droga e convincere i giovani a non farne uso; ha cercato insomma ogni opportunità per mettersi in mostra. Fino al giorno del suo arresto.
Nemica numero 1
Quando Goode e Chaiklin hanno iniziato a girare Tiger King volevano raccontare una storia, il paradosso degli zoo privati americani: in Usa grazie (o a causa, dipende dall’interpretazione soggettiva) a questi zoo il numero di tigri in cattività si aggira tra i 10.000 e i 25.000, mentre questi stessi animali sono presenti in natura in numero decisamente inferiore, circa 4.000. I due autori hanno aperto un vaso di Pandora trash e criminale. L’idea iniziale era ovviamente quella di creare intrattenimento, ma alla fine delle riprese si sono accorti che dietro c’era un business pericoloso e dai contorni estremamente cupi.
La serie Netflix si apre con l’arresto di Joe. L’accusa è quella di aver organizzato l’omicidio (rimasto solo un tentato omicidio!) della sua acerrima nemica, di aver ingaggiato un ex galeotto per zittire per sempre l’ereditiera e proprietaria di Big Cate Rescue, Carol Baskin. Carol Baskin, anche lei personaggio controverso, moglie di un miliardario sparito in circostanze misteriose, ha creato un rifugio per animali esotici abbandonati, o che sono stati portati in salvo dagli allevamenti illegali e dagli zoo privati. Joe, durante le riprese di Tiger King, l’ha più volte accusata di essere una sfruttatrice di animali e, soprattutto, un’assassina: avrebbe infatti ucciso il marito per intascare l’eredità. E con quei soldi ha posto le fondamenta del Big Cat Rescue.
Il dissing tra i due si fa sempre più pressante: Joe Exotic sul suo canale web spinge con le accuse, usa una bambola gonfiabile per farle capire che se continua a contrastarlo la ammazzerà, organizza sit-in di protesta davanti al rifugio Baskin. Lei risponde con le denunce. E si va avanti così, un botta e risposta infinito, fino al fatidico giorno dell’arresto del re delle tigri. Il 2019 è l’anno della resa: Joe viene accusato di abuso di animali e di aver commissionato l’omicidio di Carol. Sta attualmente scontando 22 anni di carcere.
Nei giorni scorsi la storia di Joe Exotic è finita tra le domande rivolte a Trump durante una conferenza stampa sul Coronavirus. Gli è stato chiesto se ci fosse la possibilità di concedere la grazia a Joe. Trump ha risposto che non conoscendo la storia si sarebbe informato e avrebbe deciso nel merito della questione. Considerato l’impatto mediatico della vicenda e la convizione con la quale molti fan sostengono l’innocenza del protagonista di Tiger King, aspettiamo di sapere cosa succederà.
Valentina Cimino