Un nuovo gesto per mantenere intatta la memoria di Ciro Esposito è stato fatto a Scampia, periferia Nord di Napoli, dove è stato creato un murales per rammentare ancora una volta a tutti che la morte del giovane non è caduta nell’oblio.
Il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli de La radiazza, precisano come “bisogna tenere sempre vivo il ricordo di Ciro Esposito e l’opera del presidente della Commissione cultura della Seconda Municipalità, Salvatore Iodice, e di San Spiga va proprio in questa direzione”.
Nella triste vicenda del giovane, ucciso all’età di 31 anni poco prima della partita di Coppa Italia Fiorentina-Napoli del 2014 da un ultrà romanista, Daniele de Santis, condannato dalla Terza Corte d’assise di Roma a 26 anni di carcere per la sua morte, la madre ha sempre avuto un ruolo fondamentale. Con forza e determinazione ha mandato avanti grandi battaglie che “puntano al dialogo e al rispetto della legalità e che per questo noi sosteniamo da sempre”, dichiarano Borrelli e Simioli.
Antonella Leardi, la madre di Ciro, dopo la sentenza cha ha mandato in carcere l’omicida di suo figlio ha affermato che: “questa sentenza deve essere un monito per altri casi che verranno. Questo processo non ci doveva essere e Ciro doveva ancora essere vivo. Non odio De Santis e penso che la condanna sia congrua“.
Questa sua dichiarazione conferma ancora una volta la linea pacifica che la Leardi ha intrapreso fin da subito: “il murale che ricorda Ciro Esposito a Scampia, a ridosso della sede dell’associazione Ciro vive, voluta dalla mamma di Ciro che, sin dalle prime ore dopo l’agguato al figlio, ha sempre usato parole di distensione e amore, rifiutando invece quelle che parlavano di vendette e violenze è un messaggio importante”.
Al dolore non è prevalsa la rabbia e la ripicca ma la voglia di rivalsa e giustizia che rappresentano la base di ogni manifestazione dedicata alla memoria di Ciro Esposito.
Alessandra Vardaro